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di Leonardo Mattioli
SINALUNGA. Il gruppo del Pdl del comune di Sinalunga e' sceso nuovamente in campo contro la decisione della maggioranza di mantenere la convenzione a "livello massimo" nel Corpo Unico di Polizia Municipale con Torrita di Siena, Trequanda, Chianciano e Montepulciano: in particolare Maurizio Nonni (foto), capogruppo del Pdl, ha lamentato la scarsa presenza sul territorio comunale dei nove vigili urbani a disposizione di Sinalunga dovuta alla convenzione che prevede la loro attivita' anche nei territori di altri comuni che dispongono di meno personale."
"Una situazione che – ha aggiunto il capogruppo dell'opposizione Maurizio Nonni – reca un doppio danno a Sinalunga: prima di tutto perche' si registra una inaccettabile mancanza di presenza dei vigili sul territorio comunale" e poi perche' si aggiunge il peso economico per la comunità dato che i vigili vengono stipendiati dal Comune di appartenenza con un costo di circa 30 mila euro annui per unità. Ancora una volta maggioranza e Sindaco si sono disinteressati delle esigenze dei cittadini e di un problema che tocca tutti da vicino votando il mantenimento del Corpo Unico".
Nonni ha anche lamentato il fatto che sia stata respinta "la proposta di un eventuale ridimensionamento dell'impegno dall'attuale "livello massimo" a quello "minimo" che riguarda solo gli aspetti burocratici e non l'impiego di uomini. Opzione, questa, adottata dai comuni di Montepulciano e Chianciano alla presentazione della nuova convenzione.
"Dunque – ha detto – dopo il danno la beffa! Restano associati solo Torrita con tre vigili e Trequanda che ha solo un vigile da impiegare sul campo. Sarà dunque Sinalunga che dovrà sopperire alle mancanze di personale operativo sul territorio. A fronte di questa situazione – ha sempre dichiarato Maurizio Nonni – un passo indietro sarebbe stata l'unica strada giusta da imboccare per il bene del Comune e della sua cittadinanza! Io, come tutto il gruppo che rappresento, mi dissocio completamente da questa decisione che arreca un danno evidente e innegabile perché avallato dai numeri. La sicurezza è un diritto di tutti i cittadini, nonché contribuenti, diritto questo che non ha bandiera politica e che dovrebbe esser sempre tutelato. In questo caso -ha concluso – il mantenimento di una struttura così menomante per il comune e la propria comunità irride questa prerogativa."