
POGGIBONSI. Gabriel Costel Crintea, rumeno di 32 anni, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E' stato sorpreso in flagranza dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza mentre spacciava nel bagno di un bar di Poggibonsi.
La Polizia da tempo lo teneva d’occhio anche perché lo straniero era già stato arrestato lo scorso anno per rapina. Nel pomeriggio gli agenti lo hanno visto entrare in un bar della cittadina Valdelsana e andare al bagno dove due suoi connazionali lo hanno raggiunto subito dopo.
Trascorsi alcuni minuti il Crintea è uscito e si è seduto al tavolo con un amico. Gli altri due, che avevano aspettato un po’, al momento di uscire si sono accorti della presenza dei poliziotti e hanno tentato di fuggire.
Gli agenti li hanno bloccati tutti e sottoposti a perquisizione. Mentre per i tre rumeni la perquisizione ha dato esito negativo, il Crintea è stato trovato in possesso di 10 ovuli raccolti in un involucro di carta stagnola contenenti eroina, nascosti sotto al “bavero” del giubbotto che indossava, oltre alla somma di 250 euro verosimilmente provento dello spaccio. All’interno del bagno è stata rinvenuto anche un piccolo foglio di carta stagnola come quello trovato in possesso del rumeno.
La Polizia da tempo lo teneva d’occhio anche perché lo straniero era già stato arrestato lo scorso anno per rapina. Nel pomeriggio gli agenti lo hanno visto entrare in un bar della cittadina Valdelsana e andare al bagno dove due suoi connazionali lo hanno raggiunto subito dopo.
Trascorsi alcuni minuti il Crintea è uscito e si è seduto al tavolo con un amico. Gli altri due, che avevano aspettato un po’, al momento di uscire si sono accorti della presenza dei poliziotti e hanno tentato di fuggire.
Gli agenti li hanno bloccati tutti e sottoposti a perquisizione. Mentre per i tre rumeni la perquisizione ha dato esito negativo, il Crintea è stato trovato in possesso di 10 ovuli raccolti in un involucro di carta stagnola contenenti eroina, nascosti sotto al “bavero” del giubbotto che indossava, oltre alla somma di 250 euro verosimilmente provento dello spaccio. All’interno del bagno è stata rinvenuto anche un piccolo foglio di carta stagnola come quello trovato in possesso del rumeno.