La cauzione sarà garantita da fideiussioni di sostenitori, tra cui i registi Michael Moore e Ken Loach
roma. (corriere.it) Julian Assange può essere liberato su cauzione di 200 mila sterline (circa 236 mila euro), ma non prima di 48 ore in quanto la Svezia ha presentato ricorso alla decisione del giudice. Tra le condizioni imposte ad Assange per la sua liberazione ci sono anche il divieto di uscire di casa dalle 10 del mattino alle 14 e dalle 22 alle 2 del mattino dalla residenza indicata, il ritiro del passaporto, l’obbligo di firma in un commissariato ogni giorno alle 18 e l’obbligo di portare un braccialetto elettronico. La cauzione sarà garantita da fideiussioni di sostenitori, tra cui i registi Michael Moore e Ken Loach, quest’ultimo presente in aula. Assange, arrestato il 7 dicembre, però non sarà subito libero in quanto la procura – che rappresenta la Svezia – ha presentato ricorso, il quale sarà esaminato entro 48 ore. L’aula era gremita e fuori dal tribunale stazionavano centinaia di giornalisti e fotografi di tutto il mondo in attesa del furgone della polizia con a bordo il fondatore di Wikileaks. Numerosi anche i suoi sostenitori che avevano cartelloni con le scritte «Svezia, marionetta degli Usa» e «denunciare reati non è reato». Il rappresentante della procura britannica, che parlava a nome della Svezia la quale accusa Assange di stupro nei confronti di due donne, aveva proposto di non concedere la libertà su cauzione all’australiano in quanto era stato giudicato la scorsa settimana a rischio di fuga e «nulla è cambiato da allora». Mentre era in corso l’udienza in tribunale, il ministro dell’Interno britannico, Theresa May, parlando a una commissione della Camera dei Comuni aveva reso noto di non aver ricevuto dagli Usa nessuna richiesta in merito ad Assange.