I sindacati invitano i lavoratori a rispondere a rivoluzione@governo.it scrivendo "Renzi, rinnova il mio contratto"
SIENA. Le categorie del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil hanno lanciato oggi anche a Siena la sfida sull’innovazione dei servizi pubblici in risposta al governo Renzi.
“Dai lavoratori – spiegano FP-CGIL, CISL-FP e UIL-PA-UR e UIL-PA – arriverà la vera proposta su come cambiare la Pubblica Amministrazione, per tutelare e innovare lo stato sociale e difendere la qualità della vita quotidiana dei cittadini. Nell’assemblea che si è tenuta oggi a Siena le RSU e le delegate e i delegati sindacali lanciano la sfida all’Esecutivo e al nostro territorio. Noi presenteremo la nostra proposta. Non una lista della spesa, ma un progetto organico che tracci l’idea della PA del domani, soluzioni concrete per rispondere ai bisogni delle persone, delle imprese e di chi ci lavora. Sarà tutto on line in un portale interattivo. L’innovazione si fa con le idee che vengono da chi lavora ogni giorno al servizio delle comunità, non con sondaggi pre-elettorali”.
“Nella provincia di Siena sono coivolti più di 8.000 dipendenti (8.142 dato elezioni RSU 2012) – sottolineano i sindacati -, 4.277 solo nel settore Sanità (ASL 7 e AOUS), 3.136 negli Enti Locali (Comuni e Provincia) e 829 nelle Funzioni Centrali (Ministeri ed EPNE – Enti non Economici – ed Agenzie Fiscali). Il Comune di Siena e la Provincia contano rispettivamente 705 e 426 dipendenti (dato elezioni RSU 2012), l’AOUS 2.144 dipendenti e la USL7 1.936”.
“Una nota a parte merita il mondo delle cooperative sociali – aggiungono le organizzazioni sindacali – che interessa i settori socio-sanitari e l’inserimento dei soggetti svantaggiati: il personale si sta riducendo progressivamente, con la mancanza crescente dei rinnovi degli appalti e con la perdita di fette sempre più grandi di lavoro e di servizio pubblico da erogare ad oltre 15.000 cittadini (valore medio su base omogenea toscana)”.
“A questi numeri – evidenziano FP-CGIL, CISL-FP e UIL-PA-UR e UIL-PA – si deve aggiungere un indotto formato da aziende che ruotano e lavorano con la pubblica amministrazione, oltre alle lavoratrici ed ai lavoratori precari che prestano servizi con contratti che vanno dalla collaborazione alla partita IVA, difficili da quantificare ma che non per questo devono essere ignorati o dimenticati”.
Dall’assemblea è stata rilanciata l’iniziativa di incalzare il Premier sulla priorità di ripartire dai contratti di lavoro. I sindacati hanno invitato tutti i lavoratori pubblici a rispondere via e-mail a rivoluzione@governo.it scrivendo “RENZI RINNOVA IL MIO CONTRATTO”.
“E’ su un rinnovo atteso ormai da 5 anni e sul rilancio della contrattazione integrativa – concludono FP-CGIL, CISL-FP e UIL-PA-UR e UIL-PA – che si misureranno le vere intenzioni del governo: si vedrà se sarà l’ennesima propaganda elettorale o un progetto vero per una PA delle competenze al servizio dello sviluppo del Paese”.