“Uno squallido modo per tentare di mettere in cattiva luce il nostro attivismo che sembra rappresentare l’unica vera spina nel fianco della maggioranza. LiberaMente ha già esposto e confermato con chiarezza il suo punto di vista in materia urbanistica, affermando che serve una immediata e non più prorogabile revisione degli strumenti che regolano il territorio. Non c’è bisogno di un’ulteriore nona variante, se non per sanare errori e malefatte di una gestione comandata dal PD, nonché per tentare di ritardare il processo di rivisitazione del Piano Regolatore. Di fronte a questa posizione, il PD locale, è gia entrato oggettivamente in crisi, al punto da alzare gli scudi e diffondere in città una infondate comunicazioni finalizzate proprio a demonizzare l’operato e le posizioni espresse dalla Lista Civica".
"Quello che poi è successo nell’ultima seduta consiliare – prosegue il rappressentante della lista civica – è davvero un caso sintomatico di un sistema che comincia a mostrare la criticità politica della maggioranza. In merito alle adozioni urbanistiche si è già verificata un anomala spaccatura all’interno della colazione di governo locale (PD e IDV). Probabilmente la mancanza di dialogo interno con gli alleati dello schieramento “Pro Coccheri”, ha generato questa prematura separazione, oppure i rappresentati di Di Pietro, nel loro pieno stile giustizialista, hanno avuto presagio di eventuale bufera giuridica nell’adozione portata in consiglio e denunciata preventivamente attraverso esposti, consegnati a tutti i consiglieri e alle autorità competenti sul territorio. Insomma un sistema di governo locale garantito dal PD che alla vigilia del rifacimento degli strumenti urbanistici, comincia a scricchiolare. Sicuramente tanti saranno gli equilibri da rispettare tra le correnti interne al partito di maggioranza e tanti saranno gli interessi da dover soddisfare e gli impegni assunti da rispettare. Per i paladini del PD, con un partito che già sta scricchiolando avvertitamente in tutta la regione e nei comuni confinanti, si conferma quindi un momento critico per garantire la dominanza della maggioranza. Alla luce di questo scenario: 7 consiglieri di minoranza e 1 consigliere di maggioranza che non rispetta gli ordini di scuderia, il PD in questa legislatura e soprattutto su argomenti importanti, non potrà permettersi molti assenti in consiglio comunale, pena la difficoltà di gestione della maggioranza numerica".