Il primo incidente grave sul Mortirolo; un altro sui monti dell'Appennino Reggiano
SONDRIO (ANSA). Un mix forse di imprudenza e fatalita’ con la neve fresca, caduta abbondantemente nei giorni scorsi, che si e’ staccata ed e’ venuta giu’ per trasformarsi in slavine killer, quando la temperatura si stava rialzando. Questo lo scenario che ha causato due gravi incidenti di montagna oggi nel Nord e nel Centro Italia: bilancio tre escursionisti morti, nel Bresciano, un morto e un ferito grave sull’Appennino Reggiano. Tragedia sfiorata, intanto, ma solo tanta paura per fortuna, sulla funivia che da Bormio 2000 porta a Bormio 3000. Secondo quanto spiegato dal 118, a causa di una brusca frenata, alcune persone sono rimaste contuse. Tre sono state portate in codice verde in ospedale. Paura anche in Trentino, dove un elicottero privato e’ precipitato a cento metri dagli impianti di risalita aperti sulla Paganella, montagna non distante da Trento: feriti solo i due occupanti del velivolo. L’incidente di montagna piu’ grave e’ accaduto sul Mortirolo – celebre tappa alpina del Giro D’Italia – in Valcamonica ai confini con la provincia di Sondrio, in Lombardia. In tre, stavano salendo – pare battendo anche un fuoripista – con le ciaspole ai piedi, quando sono stati travolti da una slavina che li ha sepolti in un attimo. Tutti e tre gli escursionisti sono morti.
L’altro incidente e’ accaduto in mattinata sul monte Cusna nell’ Appennino Reggiano. Qui erano stati ritrovati vivi, anche se in gravi condizioni, i due scialpinisti che risultavano dispersi dalla mattina dopo una slavina. Ma uno dei due e’ poco dopo deceduto in ospedale. Andrea Costi, di 34 anni di Toano (Reggio Emilia) era giunto a Parma in elicottero in condizioni ormai disperate. Costi era in compagnia di un amico, Marco Balbarini di Maranello (Modena) di 49 anni e di un escursionista scampato alla slavina che poi ha dato l’allarme. Erano in gita con scarponi e racchette da trekking e a quanto si e’ appreso non avevano rilevatore Gps. Per il 49enne ricoverato in ospedale, la prognosi resta riservata.