Siena capofila della ricerca e della formazione sulle malattie neurologiche rare grazie al Neuromediterranean Forum
SIENA. Una banca dati telematica sulle malattie neurologiche rare, un centro di riferimento per lo smistamento di campioni ai fini diagnostici, e inoltre potenziamento degli scambi internazionali tra studenti e ricercatori per la didattica e la ricerca, nel quadro dei progetti Erasmus. E la volontà di far sì che la medicina possa essere un veicolo di pace per il Mediterraneo, offrendo soluzioni per il benessere dei cittadini.
Sono queste le novità e gli obiettivi emersi dal recente meeting “The Neuromediterraneum Forum: a bridge between the research, teaching and health”, organizzato a Siena dal professor Antonio Federico, che vedranno proprio Siena quale centro operativo e di coordinamento delle attività per i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
“Lo scopo del Neuromediterraneum Forum – spiega il professor Federico – è da anni quello di sostenere attivamente una rete di ricerca, di didattica ma anche di iniziative sanitarie tra tutti i Paesi della sponda settentrionale e meridionale, per favorire il miglioramento delle possibilità terapeutiche in ogni area, individuando tra gli specialisti del settore nuove strategie per facilitare l’utilizzazione delle cure e l’accesso a costi ragionevoli, anche nelle zone più svantaggiate. In questo senso, Siena, con la sua riconosciuta specificità internazionale nel settore neurologico è stata chiamata a svolgere un ruolo da protagonista, soprattutto in riferimento alle malattie neurologiche rare”.
Il professor Federico, che durante il meeting dello scorso finesettimana è stato nominato presidente del Neuromediterranean Forum, ha annunciato un percorso chiaro per i prossimi mesi. “Il nostro obiettivo – ha detto – è stipulare un accordo tra le Università dell’area mediterranea, nell’ambito delle possibilità offerte dai programmi Erasmus, per consentire ai migliori studenti di ottenere la formazione più avanzata in questo settore della medicina. Entro la fine di giugno saremo in grado di far partire un progetto integrato sulla formazione nella neurologia, che vedrà l’Università di Siena capofila. Inoltre, sul versante della ricerca, lavoreremo per implementare il funzionamento di banche dati telematiche che consentano di condividere tra medici e ricercatori conoscenze fondamentali per l’approccio terapeutico”. “Sulla base di queste premesse, il Neuromediterranean Forum – ha sottolineato il professor Federico – si preparerà ad entrare a far parte del prestigioso progetto Onu sulla sostenibilità ambientale e sociale, nel quale è protagonista l’Università di Siena attraverso la rete Med Solutions. Metteremo la ricerca e la formazione in campo neurologico al servizio di realizzazioni concrete, per il benessere di tutte le popolazioni, con l’auspicio che la medicina, facendo rete, possa dare il suo contributo al percorso di pace in molti Paesi”.
L’associazione internazionale Neuromediterraneum Forum è stata fondata negli anni Novanta da Georges Serratrice, già rettore dell’Università di Marsiglia. Il convegno internazionale di Siena ha visto la partecipazione di professionisti di neurologia da Marocco, Tunisia, Egitto, Israele, Libia, Siria, Cipro, Turchia, Grecia, Macedonia, Croazia, Slovenia, Francia e Spagna.
Sono queste le novità e gli obiettivi emersi dal recente meeting “The Neuromediterraneum Forum: a bridge between the research, teaching and health”, organizzato a Siena dal professor Antonio Federico, che vedranno proprio Siena quale centro operativo e di coordinamento delle attività per i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
“Lo scopo del Neuromediterraneum Forum – spiega il professor Federico – è da anni quello di sostenere attivamente una rete di ricerca, di didattica ma anche di iniziative sanitarie tra tutti i Paesi della sponda settentrionale e meridionale, per favorire il miglioramento delle possibilità terapeutiche in ogni area, individuando tra gli specialisti del settore nuove strategie per facilitare l’utilizzazione delle cure e l’accesso a costi ragionevoli, anche nelle zone più svantaggiate. In questo senso, Siena, con la sua riconosciuta specificità internazionale nel settore neurologico è stata chiamata a svolgere un ruolo da protagonista, soprattutto in riferimento alle malattie neurologiche rare”.
Il professor Federico, che durante il meeting dello scorso finesettimana è stato nominato presidente del Neuromediterranean Forum, ha annunciato un percorso chiaro per i prossimi mesi. “Il nostro obiettivo – ha detto – è stipulare un accordo tra le Università dell’area mediterranea, nell’ambito delle possibilità offerte dai programmi Erasmus, per consentire ai migliori studenti di ottenere la formazione più avanzata in questo settore della medicina. Entro la fine di giugno saremo in grado di far partire un progetto integrato sulla formazione nella neurologia, che vedrà l’Università di Siena capofila. Inoltre, sul versante della ricerca, lavoreremo per implementare il funzionamento di banche dati telematiche che consentano di condividere tra medici e ricercatori conoscenze fondamentali per l’approccio terapeutico”. “Sulla base di queste premesse, il Neuromediterranean Forum – ha sottolineato il professor Federico – si preparerà ad entrare a far parte del prestigioso progetto Onu sulla sostenibilità ambientale e sociale, nel quale è protagonista l’Università di Siena attraverso la rete Med Solutions. Metteremo la ricerca e la formazione in campo neurologico al servizio di realizzazioni concrete, per il benessere di tutte le popolazioni, con l’auspicio che la medicina, facendo rete, possa dare il suo contributo al percorso di pace in molti Paesi”.
L’associazione internazionale Neuromediterraneum Forum è stata fondata negli anni Novanta da Georges Serratrice, già rettore dell’Università di Marsiglia. Il convegno internazionale di Siena ha visto la partecipazione di professionisti di neurologia da Marocco, Tunisia, Egitto, Israele, Libia, Siria, Cipro, Turchia, Grecia, Macedonia, Croazia, Slovenia, Francia e Spagna.