Simi spiega il motivo del sostegno alla candidatura

SIENA. A fine maggio si terranno le elezioni per il Consiglio comunale di Siena, eppure la partitocrazia senese sembra che annaspi nel buio più totale. Ancora non abbiamo il candidato sindaco del PD, dopo che l’ex-sindaco Franco Ceccuzzi è stato costretto a ritirare la propria candidatura perché coinvolto in vicende giudiziari: il 20 aprile ci saranno le primarie del PD e i due contendenti si accusano a vicenda di non rappresentare il nuovo. Il Pdl senese è al suo interno diviso e per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle, ancora non è chiaro che cosa abbia intenzione di fare.
La partitocrazia a Siena, come sta succedendo a livello nazionale, per istinto di sopravvivenza, tenta l’impossibile compito di rappresentare il “nuovo”, il “cambiamento”, con l’unico scopo di mantenere il potere. Per questo, a un mese o poco più dalle elezioni, il panorama politico senese è ancora pieno di ombre e abbiamo solo la certezza delle candidature di Eugenio Neri e di Laura Vigni. Eppure Siena avrebbe bisogno di una classe politica diversa e non impegnata nel gioco di cambiare tutto per non cambiare niente. Come Associazione radicale Global Democracy, abbiamo deciso di partecipare alla costruzione di una lista per Eugenio Neri sindaco. Eugenio Neri non è un politico, ma non è questo il motivo del nostro sostegno, perché siamo convinti che la cosiddetta “società civile” sia stata, forse in misura minore della classe politica, comunque responsabile del dissesto istituzionale, culturale, sociale ed economico della città di Siena.
Pensiamo che Siena abbia bisogno di risposte forti, di un sindaco capace anche, come dice Marco Pannella, di fare scelte impopolari per non essere antipopolare, e siamo sicuri che Eugenio Neri, per la sua storia personale e professionale, avrà il coraggio di assumersi la responsabilità di scelte difficili, sempre accompagnato dalla capacità di ascolto dei bisogni dei cittadini. Eugenio Neri ci ha voluto incontrare, non ha posto condizioni o veti, convinto che i radicali, come dimostra anche il forte sostegno della gente alla candidatura di Emma Bonino alla presidenza della Repubblica, fanno la differenza con le loro battaglie per la trasparenza, per la legalità, per la democrazia, per una informazione che consenta ai cittadini di conoscere per deliberare responsabilmente. Anche questo è una segnale della sua capacità di ragionare fuori dagli schemi della vecchia politica.
Associazione radicale Global Democracy