La concorrenza è "garanzia di condizioni competitive a vantaggio della clientela"
ROMA. L’Abi replica ai rilievi mossi dalla Banca d’Italia sull’opacità delle commissioni sugli scoperti di conto e gli affidamenti nel corso di un’audizione in Senato. L’associazione guidata da Giuseppe Mussari “ritiene che le commissioni di scoperto applicate dalle banche italiane siano determinate dall’esercizio della piena concorrenza tra una amplissima platea di operatori. Ciò è garanzia di condizioni competitive a vantaggio della clientela”. La nota di Palazzo Altieri, nella quale si sottolinea che le commissioni sono trasparenti, ricorda che la stessa Banca d’Italia, che oggi ha espresso “critiche”, nel febbraio scorso, all’indomani dell’applicazione della nuova legge, notava come il mercato avesse registrato una flessione media dei prezzi del 41% per le commissioni applicate agli affidamenti e del 35% per le commissioni sugli scoperti”.