"Si confronti no su un programma che rilanciSiena"
SIENA. Le prossime elezioni amministrative devono rappresentare il momento di una chiara scelta per il futuro della città. Sarebbe nefasto se la campagna elettorale si rinchiudesse in sterili polemiche sul passato o se pretendesse di far rivivere i momenti delle ricchezze che la Fondazione ha usato per realizzare molte pregevoli ed essenziali opere, ma ha anche disperso in operazioni clientelari.
Per troppo tempo Siena ha avuto solo una risorsa: la Banca e la Fondazione, ma oggi che queste risorse non esistono più e sarebbe velleitario pensare di ricostituirle in tempi brevi, non è assolutamente vero che ci aspetti solo il declino, al contrario è il momento per fare chiare scelte che esaltino le vere risorse di Siena: il suo patrimonio ambientale e quello culturale, ma anche le sue risorse umane.
Ai candidati alle primarie del PD non sottoponiamo un generico elenco di “cose da fare”. Ma chiediamo un confronto serio sulle idee di futuro della città.
Non è pensabile guardare allo sfruttamento delle “ormai poche” aree libere rimaste come motore della crescita economica e agli oneri di urbanizzazione come fonte sostitutiva dei tagli statali.
La riqualificazione urbana può svolgere la funzione sia di mantenimento delle peculiarità della città, tali da accrescere le sue capacità attrattive per il turismo, sia di ripresa di una attività edile diversa dall’attuale, ma non meno creatrice di lavoro e profitto. E parliamo di riqualificazione energetica e termica, di recupero dei grandi e piccoli contenitori, di valorizzazione dei parchi territoriali: tutto ciò che possa fare di Siena una green city e un esempio di città a consumo a saldo zero del suolo.
In questo contesto sarà essenziale ridiscutere della mobilità: la città sta sempre più assistendo ad una crescente congestione del traffico, ci vogliono nuove idee per incentivare il trasporto pubblico, per aumentare i parcheggi scambiatori, per risolvere il tema del traporto delle merci in città, per sostituire i mezzi pubblici obsoleti con mezzi elettrici, la cui possibilità di utilizzo è stata già verificata su alcuni tracciati, per fare della nuova stazione degli autobus il punto di partenza del sistema di ingresso alla città, per proporre percorsi per la mobilità dolce dove biciclette a pedalata assistita si integrino anche con il sistema delle scale mobili.
Ma quali e quante altre opportunità esistono e potranno essere al centro del futuro di una “Siena sostenibile”: l’agroalimentare di qualità, e il biologico, la cultura con una attenzione diversa al sistema museale e con il Santa Maria della Scala che possa diventare, come disse il Giornale dell’Arte 15 anni fa’, il nuovo Beaubourg italiano, la piccola impresa orientata alle biotecnologie, l’Università che possa diventare esempio nello studio delle biodiversità e della sostenibilità
Questi sono gli argomenti sui quali Mugnaioli e Valentini si devono confrontare per arricchire la proposta del PD e del centro sinistra e per portarla poi a tutti gli elettori.
Il contributo degli EcoDem non sarà quindi quello di schierarsi con l’uno o con l’altro candidato, ma quello di stimolare entrambi ad inserire nella loro discussione e nel loro programma elettorale le nostre proposte e idee, idee non solo ambientaliste, quanto soprattutto idee per l’uscita dalla crisi, idee per il futuro della città.
Ecologisti Democratici – Circolo di Siena