Al setaccio gli affari conclusi con imprese e professionisti domiciliati in paesi black list
ROMA. La Guardia di Finanza da qualche settimana sta intensificando il monitoraggio sulle aziende di “medie” e “rilevanti” dimensioni con interessi all’estero. Le Fiamme Gialle stanno passando al setaccio, in particolare, gli affari conclusi con imprese e professionisti domiciliati in paesi black list e le partecipazioni detenute in società «Cfc», insediate in territori che beneficiano di regimi privilegiati. A ricevere i questionari inviati dai nuclei di polizia tributaria potrebbero essere, inoltre, aziende che hanno avuto rapporti “indiretti” con realtà appartenenti a paradisi fiscali (per esempio, attraverso sedi secondarie).