Il Governatore della Banca d'Italia parla anche di banche: "Certi rapporti fra gruppi economici locali, banche pubbliche e politica si sono dimostrati esiziali per le banche"
ROMA. Per rilanciare i consumi e quindi la crescita “la condizione del mercato del lavoro è il tema centrale”. A dirlo, nel suo intervento alla Giornata mondiale del risparmio, è il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, che torna sul tema del vero livello degli occupati: “si calcola per l’Italia un tasso di sottoutilizzo superiore all’11% delle persone potenzialmente occupabili – dice il governatore Cconteggiando anche la Cig e i lavoratori scoraggiati – come in Francia , più che nel Regno Unito e in Germania”.
“Tra il secondo trimestre del 2008 e il quarto del 2009 il numero di occupati si è ridotto in Italia di 560.000 persone”: è quanto ha detto il governatore della Banca d’Italia. Secondo il numero uno di Bankitalia le persone che hanno perso il proprio posto di lavoro sono “in gran parte appartenenti a quell’area che include i contratti di lavoro a tempo determinato e parziale e il lavoro autonomo con caratteristiche di lavoro dipendente occulto”. Tuttavia, secondo Draghi, “nel primo semestre dell’anno in corso si è registrata una debole ripresa, con 40.000 occupati in più”.
“Certi rapporti fra gruppi economici locali, banche pubbliche e politica si sono dimostrati alla lunga esiziali per le banche, deleteri per il costume civile; la crescita del territorio ne è stata in più casi frenata, anziché favorita”: è quanto ha detto il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi alla Giornata Mondiale del Risparmio. Draghi ha sottolineato che “da queste logiche siamo usciti, con grande e consapevole sforzo, vent’anni fa; altri paesi guardano ora all’esperienza italiana, nessuno vuole tornare indietro”.