Nasce un accordo per accrescere la presenza di studenti in Toscana
SIENA. Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ed il rettore dell’Università per Stranieri, Monica Barni, hanno concordato che Regione e ateneo studieranno, coinvolgendo l’Azienda per il diritto allo studio universitario, soluzioni in grado di agevolare ed accrescere la presenza e la permanenza a Siena degli studenti cinesi che arrivano per imparare l’italiano.
Nella ex scuola di lingua e cultura italiana per stranieri studiano oggi 1.200 giovani, due terzi italiani e circa 400 stranieri che completano qui il loro cursus di istruzione universitaria in lettere o mediazione linguistica e culturale. Ma accanto a loro sono circa 1.000 i loro colleghi stranieri che arrivano qui per imparare l’italiano, rimanendovi per un tempo medio che varia da 9 mesi ad un anno. Di questi circa 850 vengono dalla Cina grazie ad un progetto chiamato “Marco Polo” e poi, dopo aver appreso la nostra lingua, o restano a Siena o scelgono di frequentare altre università italiane. Per loro tra qualche mese sarà piu’ facile scegliere di fermarsi a Siena o in Toscana, grazie ad un progetto che il presidente della Regione si è detto disponibile a far predisporre dagli uffici regionali, in collaborazione con Università per stranieri e Adsu, e poi a finanziare.
Nella ex scuola di lingua e cultura italiana per stranieri studiano oggi 1.200 giovani, due terzi italiani e circa 400 stranieri che completano qui il loro cursus di istruzione universitaria in lettere o mediazione linguistica e culturale. Ma accanto a loro sono circa 1.000 i loro colleghi stranieri che arrivano qui per imparare l’italiano, rimanendovi per un tempo medio che varia da 9 mesi ad un anno. Di questi circa 850 vengono dalla Cina grazie ad un progetto chiamato “Marco Polo” e poi, dopo aver appreso la nostra lingua, o restano a Siena o scelgono di frequentare altre università italiane. Per loro tra qualche mese sarà piu’ facile scegliere di fermarsi a Siena o in Toscana, grazie ad un progetto che il presidente della Regione si è detto disponibile a far predisporre dagli uffici regionali, in collaborazione con Università per stranieri e Adsu, e poi a finanziare.