CHIANCIANO TERME. Al via i lavori che permetteranno di aggiungere un importante tassello al nuovo “polo culturale” chiancianino che, partendo dal Museo Civico Archeologico e dal nuovo centro di restauro, si completerà con altri spazi espositivi e didattici grazie alla riqualificazione della splendida villa neo-classica. Un "sogno" che l’Amministrazione comunale persegue da anni e che adesso, grazie alla Fondazione Monte dei Paschi e all’impegno della Fondazione Musei Senesi, potrà diventare realtà.
Inizieranno infatti a breve le opere necessarie per il recupero della Villa Simoneschi, un edificio di pregio costruito all’inizio del secolo XIX (1830 circa) dai Pacchiarotti, importante famiglia di latifondisti chiancianesi che vollero creare, nell’area di Porta Rivellini (oggi la principale porta di accesso al centro storico), il cuore della loro azienda agricola. Immersa in un bel giardino cintato da un alto muro, è circondata da altri edifici come la cappella di famiglia, una piccola chiesa neoclassica già restaurata, le ex-scuderie, l’ex-limonaia, e un piccolissimo e caratteristico edificio, detto “casina del giardiniere”.
La villa, divenuta proprietà della Famiglia Simoneschi da cui oggi prende il nome, è stata acquistata dall’Amministrazione comunale di Chianciano Terme con l’ex granaio – adibito da diversi anni a sede del Museo Civico Archeologico – e dopo il restauro ha ospitato per alcuni anni la Biblioteca comunale. A seguito di una serie di dissesti strutturali, la biblioteca venne trasferita e la villa fu chiusa in attesa di lavori e di una nuova destinazione d’uso.
Dopo anni d’attesa, prende quindi finalmente il via l’importante intervento di consolidamento e di ristrutturazione complessiva dell’antica dimora che ne permetterà un nuovo utilizzo ricollegandola, come un tempo, alle sue antiche pertinenze: il granaio, con le sottostanti cantine, come si è detto, oggi sede del prestigioso Museo Civico Archeologico e l’annesso Centro Provinciale di Restauro, recentemente costruito per volontà dall’Amministrazione comunale e dalla Fondazione Musei Senesi, proprio sotto al museo.
Gli interventi che verranno eseguiti consentiranno l’immediato utilizzo dell’immobile eliminando le cause che hanno portato al dissesto e riducendo significativamente la vulnerabilità sismica, nel pieno rispetto dell’identità storica ed estetica dell’immobile. Il recupero di Villa Simoneschi costituisce un passo decisivo verso l’eccellenza e potenzierà ancor più la Città di Chianciano nella sua vocazione a polo museale di interesse regionale e nazionale.
Inizieranno infatti a breve le opere necessarie per il recupero della Villa Simoneschi, un edificio di pregio costruito all’inizio del secolo XIX (1830 circa) dai Pacchiarotti, importante famiglia di latifondisti chiancianesi che vollero creare, nell’area di Porta Rivellini (oggi la principale porta di accesso al centro storico), il cuore della loro azienda agricola. Immersa in un bel giardino cintato da un alto muro, è circondata da altri edifici come la cappella di famiglia, una piccola chiesa neoclassica già restaurata, le ex-scuderie, l’ex-limonaia, e un piccolissimo e caratteristico edificio, detto “casina del giardiniere”.
La villa, divenuta proprietà della Famiglia Simoneschi da cui oggi prende il nome, è stata acquistata dall’Amministrazione comunale di Chianciano Terme con l’ex granaio – adibito da diversi anni a sede del Museo Civico Archeologico – e dopo il restauro ha ospitato per alcuni anni la Biblioteca comunale. A seguito di una serie di dissesti strutturali, la biblioteca venne trasferita e la villa fu chiusa in attesa di lavori e di una nuova destinazione d’uso.
Dopo anni d’attesa, prende quindi finalmente il via l’importante intervento di consolidamento e di ristrutturazione complessiva dell’antica dimora che ne permetterà un nuovo utilizzo ricollegandola, come un tempo, alle sue antiche pertinenze: il granaio, con le sottostanti cantine, come si è detto, oggi sede del prestigioso Museo Civico Archeologico e l’annesso Centro Provinciale di Restauro, recentemente costruito per volontà dall’Amministrazione comunale e dalla Fondazione Musei Senesi, proprio sotto al museo.
Gli interventi che verranno eseguiti consentiranno l’immediato utilizzo dell’immobile eliminando le cause che hanno portato al dissesto e riducendo significativamente la vulnerabilità sismica, nel pieno rispetto dell’identità storica ed estetica dell’immobile. Il recupero di Villa Simoneschi costituisce un passo decisivo verso l’eccellenza e potenzierà ancor più la Città di Chianciano nella sua vocazione a polo museale di interesse regionale e nazionale.