Il governatore Rossi ha escluso Siena dalla giunta a dimostrazione che non c'è dialogo con i vertici regionali del partito
SIENA. “Sul rimpasto della giunta regionale che ha portato all’esclusione di Luca Ceccobao, i vertici del Pd di Siena si sono dimostrati totalmente inadeguati nel difendere l’assessore di riferimento della provincia di Siena”. E’ quanto dichiara l”associazione di Siena “Confronti”, di cui fanno parte iscritti del Partito democratico, in merito alle nuove nomine nella giunta della Regione Toscana decide dal presidente Enrico Rossi.
“Dai dirigenti del Pd senese – spiega l’associazione – sono arrivate sterili proteste che si sono rivelate inascoltate e più tese ad avallare l’esclusione del nostro territorio dal governo regionale che a difenderlo. Il governatore Rossi ha escluso Siena dalla giunta, certificando purtroppo che i vertici senesi oramai non riescono più a interloquire neanche con il livello regionale del partito e delle istituzioni. Dopo la totale assenza di esponenti nazionali del Pd a Siena durante la campagna elettorale, con il forfait improvviso anche del responsabile economico Stefano Fassina a poche ore dal voto e dall’avviso di garanzia a Ceccuzzi, si tratta di un altro duro colpo alla credibilità di chi guida il partito senese, con conseguenze dirette per tutto il territorio”.
“La perdita dell’assessore Ceccobao – aggiunge ‘Confronti’ – rappresenta solo una tappa di un cammino che sta confinando Siena ai margini. Occorre cambiare rotta al più presto, avviando una vera stagione di rinnovamento con idee e persone nuove, lasciando al passato chi ha fallito e ha portato Siena alla sconfitta”.