SIENA. “La nuova Giunta regionale ha l’occasione di dimostrare buona volontà da subito, intervenendo sulle misure approvate dalla compagine uscente a fine mandato ad esclusivo beneficio degli agriturismo, contro le quali presenteremo ricorso al Tar. Sarà un primo importante banco di prova”. Graziano Becchetti, Presidente di Confesercenti Siena lancia un appello ad Enrico Rossi ed alla squadra che il nuovo Governatore della Toscana sta per nominare, dando voce al disagio del Terziario commerciale e turistico, che in provincia di Siena rappresenta una quota maggioritaria dell’imprenditoria. “La Giunta Rossi si troverà ad affrontare problemi generati anche su scala ben più vasta di quella regionale, basti pensare agli ultimi contraccolpi negativi sofferti dal settore ricettivo in questi giorni con il blocco dei voli – osserva Becchetti – necessariamente, però, dovrà fare i conti anche con gli effetti degli atti che la stessa Regione ha approvato nella scorsa legislatura. Il ‘regalo’ di fine mandato per gli agriturismo, attraverso la legge e il relativo regolamento, è sicuramente uno di questi”.
Proprio avverso il regolamento approvato a marzo Confesercenti e Confcommercio regionali hanno preannunciato un doppio ricorso, sia al Tribunale Amministrativo regionale che all’Autorità Garante per la concorrenza. “Nello scarso confronto che il Governatore uscente Martini aveva concesso, le nostre associazioni avevano evidenziato la necessità di garantire la concorrenza, lo sviluppo equilibrato del delicato settore della ristorazione, ormai completamente liberalizzato, la parità di condizioni tra ristoranti degli agriturismi e ristoranti tradizionali – aggiunge Becchetti – parità che avrebbe dovuto far adottare le stesse norme, la stessa preparazione professionale, stesse garanzie per la clientela e la concorrenza”. Le rivendicazioni delle associazioni del commercio hanno ottenuto la parificazione delle norme igienico-sanitarie, ma il Regolamento attuativo approvato dalla Giunta appena scaduta conferma ingiusti ed inopportuni privilegi al settore degli agriturismo, che in provincia di Siena è presente in maggior numero che altrove, e che già gode di non trascurabili vantaggi fiscali e normativi. Tra le misure che hanno provocato sconcerto tra i pubblici esercizi c’è la possibilità di somministrare pasti anche a chi non soggiorna nella struttura impiegando ingredienti provenienti anche dal capo opposto della regione.
Proprio avverso il regolamento approvato a marzo Confesercenti e Confcommercio regionali hanno preannunciato un doppio ricorso, sia al Tribunale Amministrativo regionale che all’Autorità Garante per la concorrenza. “Nello scarso confronto che il Governatore uscente Martini aveva concesso, le nostre associazioni avevano evidenziato la necessità di garantire la concorrenza, lo sviluppo equilibrato del delicato settore della ristorazione, ormai completamente liberalizzato, la parità di condizioni tra ristoranti degli agriturismi e ristoranti tradizionali – aggiunge Becchetti – parità che avrebbe dovuto far adottare le stesse norme, la stessa preparazione professionale, stesse garanzie per la clientela e la concorrenza”. Le rivendicazioni delle associazioni del commercio hanno ottenuto la parificazione delle norme igienico-sanitarie, ma il Regolamento attuativo approvato dalla Giunta appena scaduta conferma ingiusti ed inopportuni privilegi al settore degli agriturismo, che in provincia di Siena è presente in maggior numero che altrove, e che già gode di non trascurabili vantaggi fiscali e normativi. Tra le misure che hanno provocato sconcerto tra i pubblici esercizi c’è la possibilità di somministrare pasti anche a chi non soggiorna nella struttura impiegando ingredienti provenienti anche dal capo opposto della regione.