ABBADIA SAN SALVATORE. “Ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna richiesta per realizzare un inceneritore in Val di Paglia e i cittadini saranno costantemente informati nel caso venissero presentati eventuali progetti di questo tipo”. Lo afferma l’assessore ai lavori pubblici e ambiente, Massimo Nocci che ribadisce il percorso di trasparenza intrapreso dal Comune badengo con tutte le forze politiche amiatine su questo tema.
“Lo scorso marzo – spiega ancora Nocci – abbiamo ricevuto due richieste da parte di altrettante aziende agricole, che stiamo ancora valutando. La prima è stata avanzata per produrre energia con l’uso di pannelli fotovoltaici, mentre la seconda riguarda il progetto di un cogeneratore a biomasse per produrre energia elettrica dai semi oleosi di colza, girasole e soia per un uso strettamente privato volto a rilanciare l’attività produttiva. Accanto a queste, abbiamo ricevuto la richiesta di un soggetto privato per individuare la migliore ubicazione sul territorio comunale di un impianto a cippato di legno, con la possibilità di cedere il calore al Comune in modo da alimentare alcune strutture, quali, ad esempio, gli impianti sportivi”.
“Nelle scorse settimane – continua Nocci – ho convocato una riunione con tutti i capigruppo presenti nel consiglio comunale di Abbadia San Salvatore per informarli sulle richieste pervenute, tra le quali non figura nessun grande progetto di centrale a biomasse. Ogni azione sarà decisa partendo dal presupposto di garantire la salute dei cittadini e la tutela delle risorse naturali e paesaggistiche locali, ma dobbiamo anche investire nello sviluppo economico del nostro territorio, sostenendo iniziative che possono rilanciare la nostra economia e creare posti di lavoro. A questo, si aggiunge la possibilità di lavorare in un’ottica di sviluppo sostenibile e di valorizzare le energie rinnovabili e pulite di cui tanto si parla senza, forse, crederci fino in fondo. Serve un passo in avanti su questi temi anche in Amiata, smettendola di strumentalizzare ogni decisione assunta dagli enti locali per il bene della comunità e impegnandosi, tutti insieme, per portare un contributo concreto allo sviluppo del nostro territorio”.
“Lo scorso marzo – spiega ancora Nocci – abbiamo ricevuto due richieste da parte di altrettante aziende agricole, che stiamo ancora valutando. La prima è stata avanzata per produrre energia con l’uso di pannelli fotovoltaici, mentre la seconda riguarda il progetto di un cogeneratore a biomasse per produrre energia elettrica dai semi oleosi di colza, girasole e soia per un uso strettamente privato volto a rilanciare l’attività produttiva. Accanto a queste, abbiamo ricevuto la richiesta di un soggetto privato per individuare la migliore ubicazione sul territorio comunale di un impianto a cippato di legno, con la possibilità di cedere il calore al Comune in modo da alimentare alcune strutture, quali, ad esempio, gli impianti sportivi”.
“Nelle scorse settimane – continua Nocci – ho convocato una riunione con tutti i capigruppo presenti nel consiglio comunale di Abbadia San Salvatore per informarli sulle richieste pervenute, tra le quali non figura nessun grande progetto di centrale a biomasse. Ogni azione sarà decisa partendo dal presupposto di garantire la salute dei cittadini e la tutela delle risorse naturali e paesaggistiche locali, ma dobbiamo anche investire nello sviluppo economico del nostro territorio, sostenendo iniziative che possono rilanciare la nostra economia e creare posti di lavoro. A questo, si aggiunge la possibilità di lavorare in un’ottica di sviluppo sostenibile e di valorizzare le energie rinnovabili e pulite di cui tanto si parla senza, forse, crederci fino in fondo. Serve un passo in avanti su questi temi anche in Amiata, smettendola di strumentalizzare ogni decisione assunta dagli enti locali per il bene della comunità e impegnandosi, tutti insieme, per portare un contributo concreto allo sviluppo del nostro territorio”.