"Anche la Fondazione è colpevole: non ha controllato"

SIENA. La banca MPS ha dato notizia di avere promosso, davanti al Tribunale Civile di Firenze, azione di responsabilità nei confronti dell’ex presidente Avv. Giuseppe Mussari, dell’ex DG Antonio Vigni, di Nomura International Plc e di Deutsche Bank, richiedendo la condanna in solido al risarcimento dei danni subiti e subendi in merito alle ormai note operazioni sui derivati Alexandria e Santorini.
La notizia rappresenta una svolta positiva, per quanto inevitabile, in una vicenda che ha determinato la dissipazione di un patrimonio accumulato nei secoli dal lavoro di una intera comunità civica, oggi pesantemente penalizzata in particolare nei settori economico, sociale e culturale. E’ chiaro che quanto sopra non esaurisce il quadro delle responsabilità che, a nostro avviso, investono altre figure che per i loro ruoli, amministrativi e politici, avrebbero dovuto evitare quanto avvenuto.
L’avvio dell’azione di responsabilità costituisce peraltro un atto di giustizia nei confronti dei lavoratori del Gruppo MPS che hanno subito danni economici e vedono messa fortemente in discussione la sicurezza della propria occupazione.
Non possiamo, inoltre, evitare di evidenziare le gravi responsabili da parte della Fondazione MPS che, in quanto azionista di maggioranza, avrebbe dovuto esercitare il controllo su operazioni che hanno determinato depauperamento del patrimonio che la stessa amministra per conto di tutta la comunità senese.
Queste responsabilità rischiano di diventare ancora più gravi nel caso in cui la Fondazione non intraprenda almeno un’azione di responsabilità analoga a quella promossa dalla Banca.
Movimento Civico Senese