di Luca Francini
ROMA. Assegnato ad Al Pacino il premio “Marc’Aurelio d’oro” alla carriera. La premiazione è avvenuta durante la serata inaugurale del 3° Festival Internazionale del film di Roma, all’Auditorium capitolino.
Molte le celebrità che ieri sera (22 Ottobre) hanno sfilato sul tappeto rosso, tra cui il Presidente della Fondazione Cinema Rondi, Luca Barbareschi, l’attore americano Matthew Modine e la presentatrice Simona Ventura. Ma gli applausi ed i flash sono stati tutti per Al Pacino, ospite d’onore della serata.
Oltre alla consegna del premio alla carriera, la Maison di gioielli Damiani ha consegnato all’attore una borsa di studio destinata ad un giovane partecipante ai corsi della famosa scuola Actors Studio, di cui Pacino è uno dei direttori.
Ai riconoscimenti ha fatto seguito la visione di alcuni clip estratti dai film più celebri dell’attore, tra cui: Scent of a woman di Martin Brest (1992), Scarface di Brian de Palma (1983) e Carlito’s way di Brian de Palma (1993). Immancabili due clip dal Padrino di Francis Ford Coppola (1972), accolti con un’ovazione dal pubblico in sala.
Dopo aver risposto ad alcune domande dei fan, Pacino ha presentato sette minuti inediti del film a cui sta attualmente lavorando “Salomaybe”, ispirato alla piéce teatrale di Oscar Wilde “Salomè”, seguiti dalla visione integrale di “Chinese Coffee” diretto ed interpretato dall’attore stesso, non ancora uscito in Italia; quest’ultimo, una commedia sull’amicizia, dai toni malinconici.
L’attore di Hollywood, definito dai critici “una leggenda vivente”, è stato mattatore della serata, con il carisma che lo contraddistingue e la sua ironia sorniona da vero “animale da palcoscenico”:
“Vorrei che ci fosse una pausa di cinque minuti, prima della proiezione – ha scherzato Pacino – perché non mi piace che la gente vada in bagno durante il mio film!”