La giovane, una diciassettenne, da poco in Italia, si è rivolta alla Polizia Ferroviaria di Firenze accompagnata da un connazionale occasionalmente incontrato e al quale la giovane ha chiesto aiuto, per raccontare la triste vicenda di cui era stata vittima, secondo un copione tristemente noto ma evidentemente ancora efficace.
E' così emerso che la ragazza era stata condotta in Italia da M.V., 27 anni, rumeno, con la promessa di un lavoro. Giunta nel nostro Paese in pullman, è stata ospitata presso l'abitazione dell'uomo e di un altro cittadino rumeno, R.I.G., 23 anni, dove immediatamente è stata informata che l'attività cui era destinata era quella di intrattenitrice presso un night club della zona ove avrebbe dovuto adescare clienti offrendo prestazioni sessuali. Il denaro così guadagnato, sarebbe ovviamente finito nelle tasche dei due uomini. La ragazza ha raccontato di essersi opposta in ogni modo alla proposta suscitando la reazione violenta dei due che a più riprese l'avrebbero picchiata e che, in una occasione, uno di essi avrebbe anche abusato di lei.
Fortuna ha voluto che, in un momento di distrazione, la ragazza sia riuscita a sottrarsi al controllo dei suoi aguzzini, raggiungendo a bordo di un pullman la stazione di Firenze. Qui sarebbe rimasta due giorni vivendo per strada, impaurita e disorientata, fin quando non ha sentito un uomo parlare la sua stessa lingua: in quel momento è scattata la decisione di farsi aiutare.
Narrato brevemente il suo calvario allo sconosciuto, questi la ha accompagnata negli uffici della Polizia Ferroviaria, dove, riacquistata un pò di tranquillità, ha ripetuto la sua storia arricchendola di ulteriori informazioni e particolari, e da dove, con la collaborazione dei colleghi di Siena, sono immediatamente scattate le indagini.
I poliziotti hanno creduto subito alla versione fornita dalla giovane, i cui particolari sono stati confermati dai primi riscontri. Tra l'altro nel corso della verbalizzazione delle dichiarazioni, più volte la donna è stata contattata telefonicamente da uno dei due aguzzini, che l’ha minacciata nel tentativo di dissuaderla a sporgere la denuncia.
Gli Agenti hanno quindi proceduto alla perquisizione dell'appartamento, trovando anche qui conferme a quanto denunciato. Nell'abitazione sono state infatti trovate altre due giovani rumene – maggiorenni – indicate nella denuncia come ragazze anch'esse sfruttate dai due uomini che le avrebbero accompagnate quotidianamente a Roma per farle prostituire.
I due uomini sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria di Siena per i reati di sfruttamento della prostituzione minorile in concorso e violenza sessuale, mentre la ragazza è stata affidata ad una struttura protetta.