SIENA. Con un ordine del giorno votato all’unanimità nella seduta odierna, il Consiglio provinciale chiede al Governo un impegno urgente per portare a conclusione l’annosa vicenda della nuova caserma dei vigili del fuoco di Siena. E a questo proposito il documento dà mandato al presidente e alla giunta provinciale di attivarsi nei confronti del Ministero delle Infrastrutture e del Provveditorato per le opere pubbliche di Toscana affinché procedano alla gara di appalto per la conclusione delle opere necessarie al trasferimento dei vigili del fuoco nella caserma di Ruffolo. Così come dovrà essere sollecitato il ministero dell’Interno affinché si reperiscano le indispensabili risorse aggiuntive.
Sempre in tema di lavori pubblici l’assessore Alessandro Pinciani ha dichiarato il massimo impegno della Provincia per poter realizzare la variante all’abitato di Pienza sulla strada provinciale 146. Tema che era stato posto da una interrogazione del consigliere Marileno Franci (Pd), in considerazione del fatto che tale opera è quanto mai urgente per risolvere i problemi di sicurezza e di disagio che l’attuale tracciato comporta.
Unanime è stato anche il voto del Consiglio nel condannare il grave è ignobile gesto compiuto tempo fa sul monumento che ricorda i caduti di Scalvaia. Proprio nel segno di una memoria condivisa e di salvaguardia dei valori della democrazia, il Consiglio ha espresso preoccupazione e condanna per l’episodio e solidarietà verso i cittadini e le istituzioni che si sono sentiti colpiti da questa triste vicenda.
Occasione di dibattito è stato poi un ordine del giorno, presentato dai consiglieri Marco Nasorri (Pd), Antonio Giudilli (Idv) e Roberto Renai (La Sinistra), riferito alla legge finanziaria 2010 in cui, fra le altre, cose si prevedono tagli ai trasferimento erariali a Province e Comuni, nonché modifiche all’ordinamento degli enti locali. Così facendo, si legge, nel documento, “ancora una volta i Comuni e gli enti locali saranno costretti a pagare sulla propria pelle l’incapacità di una visione riformista del paese, facendoli inoltre apparire agli occhi dei cittadini come responsabili della forzata diminuzione dei servizi”. Un modo, ha evidenziato Renai, per smontare, attraverso un provvedimento finanziario, il sistema degli enti locali. Scelte peraltro contraddittorie, ha proseguito Alberto Taccioli (Pd), di un governo che da una parte sostiene il federalismo e dall’altra intende penalizzare le realtà locali. Ma resta il fatto, ha replicato Massimo Mori (Pdl) che i costi della politica restano troppo alti e che esistono, a livello locale, sovrapposizioni di enti e di funzioni. Sempre dai banchi dell’opposizione Pdl si è ribadito che sono molti gli sprechi che si annidano all’interno degli enti locali (Massimo Mori) e che lo stesso bilancio della Provincia non è immune da tali sprechi (Fabrizio Camastra). A giudizio di Antonio Falcone (Rifondazione-Comunisti italiani) tutto ciò è riconducibile a un degrado della politica, anche quella del centrosinistra, che ha perduto la dimensione partecipativa delle persone.
L’urgenza di riforme, se pur graduali, è stata evidenziata, infine, da Marileno Franci (Pd) che non ha mancato di ribadire il ruolo degli enti locali proprio nell’ottica di vicinanza e di servizio ai cittadini. L’ordine del giorno è stato quindi approvato con il voto favorevole di Pd, La Sinistra, Rifondazione-Comunisti italiani e con quello contrario del Pdl (assenti Idv, Udc, Lega Nord).
Sempre in tema di lavori pubblici l’assessore Alessandro Pinciani ha dichiarato il massimo impegno della Provincia per poter realizzare la variante all’abitato di Pienza sulla strada provinciale 146. Tema che era stato posto da una interrogazione del consigliere Marileno Franci (Pd), in considerazione del fatto che tale opera è quanto mai urgente per risolvere i problemi di sicurezza e di disagio che l’attuale tracciato comporta.
Unanime è stato anche il voto del Consiglio nel condannare il grave è ignobile gesto compiuto tempo fa sul monumento che ricorda i caduti di Scalvaia. Proprio nel segno di una memoria condivisa e di salvaguardia dei valori della democrazia, il Consiglio ha espresso preoccupazione e condanna per l’episodio e solidarietà verso i cittadini e le istituzioni che si sono sentiti colpiti da questa triste vicenda.
Occasione di dibattito è stato poi un ordine del giorno, presentato dai consiglieri Marco Nasorri (Pd), Antonio Giudilli (Idv) e Roberto Renai (La Sinistra), riferito alla legge finanziaria 2010 in cui, fra le altre, cose si prevedono tagli ai trasferimento erariali a Province e Comuni, nonché modifiche all’ordinamento degli enti locali. Così facendo, si legge, nel documento, “ancora una volta i Comuni e gli enti locali saranno costretti a pagare sulla propria pelle l’incapacità di una visione riformista del paese, facendoli inoltre apparire agli occhi dei cittadini come responsabili della forzata diminuzione dei servizi”. Un modo, ha evidenziato Renai, per smontare, attraverso un provvedimento finanziario, il sistema degli enti locali. Scelte peraltro contraddittorie, ha proseguito Alberto Taccioli (Pd), di un governo che da una parte sostiene il federalismo e dall’altra intende penalizzare le realtà locali. Ma resta il fatto, ha replicato Massimo Mori (Pdl) che i costi della politica restano troppo alti e che esistono, a livello locale, sovrapposizioni di enti e di funzioni. Sempre dai banchi dell’opposizione Pdl si è ribadito che sono molti gli sprechi che si annidano all’interno degli enti locali (Massimo Mori) e che lo stesso bilancio della Provincia non è immune da tali sprechi (Fabrizio Camastra). A giudizio di Antonio Falcone (Rifondazione-Comunisti italiani) tutto ciò è riconducibile a un degrado della politica, anche quella del centrosinistra, che ha perduto la dimensione partecipativa delle persone.
L’urgenza di riforme, se pur graduali, è stata evidenziata, infine, da Marileno Franci (Pd) che non ha mancato di ribadire il ruolo degli enti locali proprio nell’ottica di vicinanza e di servizio ai cittadini. L’ordine del giorno è stato quindi approvato con il voto favorevole di Pd, La Sinistra, Rifondazione-Comunisti italiani e con quello contrario del Pdl (assenti Idv, Udc, Lega Nord).