Ci dica con tutta franchezza se Lei sarà il primo ad accettare di essere
SIENA. Nei miei interventi pubblici non mi intrometto spesso nella situazione del “campo” avversario, non tanto per paura di essere “sbranato” ma perché preferisco portare le mie riflessioni sulla città ed il suo futuro di ricostruzione.
Tuttavia questa volta lo faccio con una domanda diretta ed esplicita a Franco Ceccuzzi: caro Dott. Ceccuzzi, in futuro sarà ancora Lei il candidato del PD a sindaco di Siena? E’ Lei il leader forte e credibile in Europa invocato da Starnini in una recente manifestazione elettorale (quando ha dichiarato ”La nostra città di Siena ha bisogno di una leadership forte e credibile in Europa, che sia in grado di migliorare la situazione del debito pubblico, aiutando così anche Banca Mps)?
Mi interessa non per curiosità personale, ma perché l’incertezza all’interno del vostro partito è un segnale di estrema confusione per la città e le sue istituzioni. Il vostro programma, anzi la “ricetta”, è chiaro: se vinciamo noi le elezioni nazionali Siena avrà un nuovo Bancomat, lo Stato, che ci aiuterà!
Non è altrettanto chiaro chi sarà localmente l’attore della nuova distribuzione. Non è affatto chiaro, inoltre, il motivo per cui da Roma dovrebbero guardare Siena con tanto riguardo, visto che i vertici del PD, da Bersani alla “conterranea” Bindi, hanno scaricato senza alcuna esitazione Siena e la dirigenza locale del partito accusata di “localismo”.
I banchieri della cosiddetta “banca rossa” avevano, come si è visto, dimestichezza con i derivati finanziari basati sul futuro. Noto invece che nel PD locale il futuro termina il giorno delle elezioni politiche ed anche il Suo sembra dipendere da quel risultato. Lei è consenziente? E’ consapevole di ciò o è solamente utile per passare il guado (fangoso peraltro) del 24 e 25 febbraio? Ci dica con tutta franchezza se Lei sarà il primo ad accettare di essere ‘discontinuato’. Grazie.
Eugenio Neri
Candidato a sindaco di Siena