Intervista del Cittadino on line al sindaco di Siena
di Max Brod
SIENA. Il sindaco Bruno Valentini si concede in una lunga intervista al Cittadino Online per affrontare le più recenti questioni che riguardano la città. Col primo cittadino affrontiamo il tema della nomina di Alessandro Francesconi in Siena Parcheggi, oggetto di feroci polemiche e richieste di dimissioni – “ha un curriculum non lungo, ma perché è giovane”, spiega Valentini – passando alla più ampia questione dell’incrocio tra politica e nomine nelle partecipate. Gli chiediamo di chiarire la questione delle autorizzazioni della Soprintendenza per le attività di “Siena Sport Week”, messe in discussione dall’intervista rilasciata al Corriere di Siena (l’8 marzo) dal soprintendente ai Beni Storici Mario Scalini. Poi torniamo a parlare del nuovo comandante dei Vigili Urbani, che per il Movimento Cinque Stelle è una nomina che si sapeva da “troppo tempo”, passando per Santa Maria della Scala e per il progetto di riqualificazione del Rastrello, che per il sindaco è “un meteorite che casca sulla città”. Valentini, senza mezzi termini, si lascia andare anche a commenti duri, e afferma: “Questa città è intrisa di cattiverie e di complottismo” (Guarda il video).
Sindaco, parliamo della nomina di Alessandro Francesconi come vicepresidente della Siena Parcheggi. Innanzitutto le chiedo cosa c’è di vero sulle voci di una decisione presa in un incontro tra lei, D’Onofrio (Consigliere di Sel) e lo stesso Francesconi. Poi le chiedo se può chiarirci le doti curriculari del nominato, in virtù del recente dibattito sulla questione…
Il Consiglio di Amministrazione della Siena Parcheggi è formato da 5 persone, 3 delle quali dipendenti del Comune, che per svolgere questa attività non prendono compensi. Ciò che il Comune vuole dalla società è una buona gestione, con una redditività tale da consentire di ripagare gli investimenti per i quali Siena Parcheggi si è indebitata fortemente, e un ritorno economico grazie al quale ripagare la gestione delle scale mobili che costano 750/800mila euro l’anno. Quindi la verifica va fatta nella complessità di un’azienda nella quale lavorano circa 60 persone. La domanda corretta è perché è stato nominato, non solo il vicepresidente, ma anche il presidente, che è Roberto Paolini. I due hanno funzioni diverse. Infatti il presidente, che è un commercialista, deve garantire un apporto soprattutto dal punto di vista manageriale e contabile (che Paolini ha dimostrato di avere). Riguardo a Francesconi invece, che ha un curriculum non lungo (ma perché è giovane), oltre ad avere già avuto esperienze in altri cda di enti pubblici, ha lavorato nel settore della formazione del personale, in diverse aziende, dal 2010 al 2011. Avevo bisogno di una persona che si occupasse di una cosa di cui Siena Parcheggi non si era mai occupata: la gestione delle informazioni. Siena Parcheggi gestisce oltre 10 parcheggi e non abbiamo mai utilizzato pienamente la possibilità di relazionarci con i visitatori della città in modo da mettergli a disposizione le informazioni per entrare in contatto con l’offerta turistica complessiva. Mi pare che Francesconi abbia le caratteristiche adatte. Non c’è stato nessun incontro con le forze politiche, la decisione è stata mia.
Lei dice: il curriculum di Francesconi è adatto alle funzioni che deve svolgere. Le chiedo allora, è giusto da parte del cittadino pretendere che lei non scelga un curriculum “adatto”, ma “il migliore”, per ricoprire quel ruolo? Magari pescando al di fuori di curricula con esperienze politiche?
Non ho guardato alle esperienze politiche. Certamente non deve essere un elemento di discriminazione il fatto di aver fatto politica. Penso all’amministratore delegato di Estra, Alessandro Piazzi, o al presidente di Siena Ambiente, Fabrizio Vigni, o dell’Acquedotto del Fiora, Tiberio Tiberi: sono tutte persone che hanno avuto esperienza politica, ma le società che gestiscono si stanno sviluppando bene. Il fatto di aver avuto una provenienza politica forse è stato negativo nel caso della Fondazione Mps o della Banca, dove si è scelto Giuseppe Mussari, però questa è una responsabilità che cade su tutti noi. Le società pubbliche che dipendono direttamente o indirettamente dal Comune funzionano, e hanno bilanci in equilibrio, e credo che i cittadini vogliano questo.
I nominati con un passato in politica in effetti sono tanti, solo lei ne cita tre. Non c’è un’elevata concentrazione, sul nostro territorio, di incroci tra nomine e incarichi politici? Viene quasi da dire che serve una storia in politica per occupare un ruolo in una partecipata del Comune…
Distinguiamo tra manager e amministratori. Il manager è uno che ha una competenza, l’amministratore è quello che ha una visione politica, e deve concordare con me cosa fare. Sennò si fa confusione tra chi deve avere la competenza per far operare la struttura, e chi deve avere le caratteristiche per condividere con noi le strategie generali. Inoltre così rischiamo di avere società che rispondono solo a se stesse e poco al Comune; talvolta, invece, avere persone che hanno indossato entrambe le giacchette, ci può consentire di capirci meglio. Poi dobbiamo anche restituire dignità alla politica: quale palestra migliore c’è, se non quella di occuparsi dei problemi della gente, per gestire al meglio una società, portandovi dentro questo tipo di esperienza?
Sport Siena Week. In questi giorni rimbalzano sul web le richieste di chiarimento in merito alle incongruenze tra le dichiarazioni che lei ha rilasciato in Consiglio Comunale – secondo le quali la Soprintendenza avrebbe assistito al processo di inserimento delle attività sportive al Santa Maria, rilasciando le dovute autorizzazioni – e l’ultima intervista del sovrintendente Scalini. Cosa dice a tal proposito?
Queste incongruenze sono figlie solo dell’ignoranza, in termini di educazione ma anche ignoranza delle norme e di ciò che io ho citato. Ho qui la lettera a firma del soprintendente e dell’architetto Carpani che è la soprintendente del settore competente, cioè la Soprintendenza ai Beni Architettonici.
Scalini ha detto: “Dubito che sia stata richiesta l’autorizzazione all’architetto Carpani” …
Allora andate a domandare a Scalini che cosa volesse dire. Ma io mi riferisco alle polemiche per le quali avrei dichiarato il falso, quando ho risposto all’interrogazione. Noi abbiamo attivato un processo corretto di autorizzazioni. E’ evidente poi che quando la soprintendente dice “(…) attuare un controllo effettivo delle emissioni sonore che non dovranno apportare sollecitazioni dinamiche, cioè vibrazioni, alle strutture monumentali di Piazza del Campo”, lei non era lì a misurarlo, e trasferisce questo onere ai nostri funzionari che devono mettere in atto queste cautele. Lei probabilmente non sapeva nemmeno che si utilizzava una sala dove c’era un dipinto alle spalle di chi faceva ginnastica, ed infatti era meglio farlo nella stanza accanto. Quindi non abbiamo violato la sacralità del luogo, abbiamo sbagliato – ma questo io purtroppo l’ho visto troppo tardi – a non realizzare l’evento nella stanza disadorna, dove sono stati fatti decine di eventi. Quindi dinanzi a cento persone che protestano, capisco la loro protesta, però noi abbiamo fatto così conoscere questa realtà (il Santa Maria) a migliaia di persone in modo diretto. Come abbiamo visto nell’audizione con Canali, già nel progetto originario, molta parte del Sms era destinato a funzioni commerciali, di ristorazione, per finanziare una struttura che oggi costa 1mln di euro, che vanno presi, in gran parte, dal bilancio e dalle tasse dei cittadini. Quei soldi non ci sono, quindi dobbiamo ogni anno inventare nuove forme di entrata e uscire da questa logica di dipendenza dal bilancio che ci obbligherebbe ad avere tasse molto elevate su cittadini e aziende.
Per la realizzazione dell’evento c’è stato un dialogo anche col soprintendente Scalini?
Con Scalini no, non essendo competenza diretta sua non siamo andati a disturbarlo. Abbiamo parlato con lui invece, proprio in questi giorni, della valorizzazione della Pinacoteca. E promuoveremo un’iniziativa per promuovere attraverso il Sms, la Pinacoteca, facendo un biglietto integrato. Vorrei poi rivolgere un ringraziamento particolare a Scalini, perché lui ha collaborato con il Governo, il Ministro dei Beni Culturali e l’Ambasciata, per realizzare una grande mostra di dipinti senesi che risiedono in Pinacoteca, per rappresentare l’arte italiana durante il semestre europeo a guida italiana.
Torniamo ad un argomento di qualche mese fa, quando parlammo dell’avvicendamento del comandante dei Vigili Urbani. Il Movimento Cinque Stelle fa notare che anche se – grazie all’acceso dibattito – si ottenne una procedura a evidenza pubblica, alla fine la nomina è ricaduta sullo stesso nome che circolava da giorni, ovvero il comandante Simona Sestini. Che cosa risponde al Movimento 5 Stelle?
Il Movimento 5 Stelle aveva anche scritto una colossale sciocchezza quando Pinassi si domandava se io avessi nominato la Sestini perché era una mia amica: io non ho mai conosciuto il comandante Sestini fino a questo inverno. Questa è una città intrisa di cattiverie e di complottismo. Capisco che è condizionata da quello che è successo negli anni scorsi, ma questa è diventata una città molto più aperta, nella quale chi scrive anche sui blog o sul Cittadino Online dovrebbe abituarsi a firmare, e non a utilizzare l’anonimato per scatenare ogni tipo di polemica. Abbiamo fatto una procedura a evidenza pubblica nella quale sono stati valutati diversi curricula e fra le persone che potevano ambire a quel risultato ce ne erano diverse, e in tanti avevano detto che poteva essere scelta quella o quell’altra persona. Il punto è: il comandante Sestini è un buon comandante? Si riuscirà nell’arco di un anno, soprattutto dopo aver risolto la ferita delle indennità, a far funziona meglio – e con costi minori e migliore qualità – il servizio della Polizia Municipale? La verifica è lì.
La consigliera Laura Vigni nell’ultimo Consiglio comunale ha lamentato l’assenza sua e della Giunta durante i lavori della Commissione Cultura sul Sms. Che cosa risponde?
Me lo doveva domandare Laura Vigni ieri mattina, perché io c’ero (ai lavori della commissione, ndr), mentre lei no. La commissione Cultura deve indire delle audizioni per farsi un’idea. Io non devo partecipare alle audizioni perché molte delle persone che vengono, prendiamo Anna Carli o Roberto Barzanti, che sono stati sentiti, io li sento una volta alla settimana. Quindi la funzione di approfondimento e miglioramento delle conoscenze non è un bisogno che ho direttamente io, ma un’esigenza che hanno il Consiglio comunale e la Commissione Cultura. Loro non hanno bisogno di me, anche perché io devo far funzionare il Comune e non c’è solo quella commissione.
La riqualificazione del Rastrello. I consiglieri Cortonesi e Staderini propongono di fare un incontro pubblico in sua presenza sulla questione, e auspicano che la questione sia affrontata in Consiglio Comunale. Che cosa ne pensa?
Anche qui non si conoscono bene le prerogative degli organi amministrativi. L’urbanistica è una materia del Consiglio Comunale, ma quando si devono fare scelte urbanistiche. Noi abbiamo da valutare il progetto presentato dall’AC Siena per attribuirgli un’eventuale patente di “pubblico interesse”; un lavoro che fanno gli uffici del Comune di concerto con me e con la Giunta. Passato questo ostacolo si entra in una fase successiva, in cui si prepara il progetto vero e proprio e, nel caso avesse bisogno di una variante urbanistica, si interessa prima una commissione, poi il Consiglio comunale. Quindi in questa fase va bene se i consiglieri comunali fanno sapere la propria opinione, ma non c’è una competenza specifica. Stiamo comunque preparando una grande assemblea pubblica di consultazione, nella quale inviteremo gli stakeholder, per ascoltarli sulle loro valutazione, domande, aspettative su questo progetto che più o meno per un quarto è rifacimento dello stadio, ma per tre quarti è altro: un grande centro commerciale, parcheggi e altre attività. Un progetto che è un meteorite che casca sulla città, e può essere un bene o un male: per questo noi vogliamo ascoltare l’opinione di tutti. Entro pochi giorni metteremo sul sito del Comune le slide con le varie tavole del progetto presentato dal Siena, ed entro un tempo ristretto organizzeremo un incontro di consultazione al quale potranno partecipare tutti, perché è un tema talmente grande per l’impatto che ha, che dobbiamo ascoltare tutte le voci della nostra comunità.