SIENA. Da Fai Cisl di Siena riceviamo e pubblichiamo.
"La Fai Cisl di Siena giudica preoccupante e pieno di incognite il confronto avuto con la Società Floramiata. Poche ed insufficienti le risposte su importanti temi aziendali quali il piano di sviluppo, l’organizzazione del lavoro e i piani di produzione.
Nonostante l’impegno profuso dal territorio nella realizzazione del termodotto per l’adduzione del calore geotermico, ormai nella fase operativa della sua realizzazione, la proprietà sembra non voler approfittare di questa opportunità, più volte ricercata, per uscire dalle incertezze ed entrare in una nuova fase della vita dell’azienda, muovendosi verso una politica che capitalizzi le capacità professionali, infrastrutturali e commerciali per dare vita, finalmente, ad un piano industriale più volte enunciato ma purtroppo ad oggi non realizzato.
Si continua a promulgare annunci di grandi ed impegnativi progetti sulle fonti rinnovabili come dichiarato anche nell’incontro con le istituzioni e le organizzazioni sindacali in Provincia il 5 marzo 2010 che avrebbero consentito da un lato una diversificazione dell’impianto e dall’altro il consolidamento dell’attuale produzione e lo sviluppo di nuovi insediamenti serricoli.
Niente di tutto questo sta accadendo: i lavoratori e il territorio stanno pagando i ritardi delle necessarie scelte e strategie aziendali, di una deludente ed incerta organizzazione del lavoro che lascia tutti i lavoratori nella precarietà del futuro e penalizza i lavoratori avventizi che hanno perduto la capacità, la continuità e la programmazione, seppure temporale, di essere coinvolti nelle prospettive future dell’azienda.
In questa situazione i lavoratori, le istituzioni, il sindacato, gli istituti di credito hanno tenuto un comportamento costruttivo e di grande responsabilità. Ora crediamo sia arrivato il momento che la proprietà dimostri di crederci fino in fondo.
La Fai Cisl si presenterà insieme alle altre organizzazioni sindacali all’assemblea dei lavoratori in modo costruttivo ma con altrettanta determinazione vuol intraprendere un percorso condiviso che spinga la proprietà verso quelle scelte che diano risposta alle attese dei lavoratori e del territorio".
"La Fai Cisl di Siena giudica preoccupante e pieno di incognite il confronto avuto con la Società Floramiata. Poche ed insufficienti le risposte su importanti temi aziendali quali il piano di sviluppo, l’organizzazione del lavoro e i piani di produzione.
Nonostante l’impegno profuso dal territorio nella realizzazione del termodotto per l’adduzione del calore geotermico, ormai nella fase operativa della sua realizzazione, la proprietà sembra non voler approfittare di questa opportunità, più volte ricercata, per uscire dalle incertezze ed entrare in una nuova fase della vita dell’azienda, muovendosi verso una politica che capitalizzi le capacità professionali, infrastrutturali e commerciali per dare vita, finalmente, ad un piano industriale più volte enunciato ma purtroppo ad oggi non realizzato.
Si continua a promulgare annunci di grandi ed impegnativi progetti sulle fonti rinnovabili come dichiarato anche nell’incontro con le istituzioni e le organizzazioni sindacali in Provincia il 5 marzo 2010 che avrebbero consentito da un lato una diversificazione dell’impianto e dall’altro il consolidamento dell’attuale produzione e lo sviluppo di nuovi insediamenti serricoli.
Niente di tutto questo sta accadendo: i lavoratori e il territorio stanno pagando i ritardi delle necessarie scelte e strategie aziendali, di una deludente ed incerta organizzazione del lavoro che lascia tutti i lavoratori nella precarietà del futuro e penalizza i lavoratori avventizi che hanno perduto la capacità, la continuità e la programmazione, seppure temporale, di essere coinvolti nelle prospettive future dell’azienda.
In questa situazione i lavoratori, le istituzioni, il sindacato, gli istituti di credito hanno tenuto un comportamento costruttivo e di grande responsabilità. Ora crediamo sia arrivato il momento che la proprietà dimostri di crederci fino in fondo.
La Fai Cisl si presenterà insieme alle altre organizzazioni sindacali all’assemblea dei lavoratori in modo costruttivo ma con altrettanta determinazione vuol intraprendere un percorso condiviso che spinga la proprietà verso quelle scelte che diano risposta alle attese dei lavoratori e del territorio".