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SIENA. La Provincia di Siena non fa uso di diserbanti sulle strade di sua competenza. Lo ribadisce l’amministrazione provinciale; lo hanno confermato, nei giorni scorsi, con dichiarazione scritta, le ditte che si occupano del taglio dell’erba, per conto della Provincia, e lo dice anche l’esito delle analisi chimiche effettuate su alcuni campioni di erba prelevati lungo le strade provinciali interessate, nelle scorse settimane, dalla comparsa di chiazze rossastre. La colorazione dell’erba aveva destato preoccupazione tra i cittadini che, in una lettera, avevano accusato l’amministrazione provinciale di utilizzare pesticidi.
La Provincia non utilizza e non fa utilizzare pesticidi
“Dopo aver ricevuto la lettera – spiega il vice presidente, Alessandro Pinciani – ci siamo attivati per dare una risposta certa alle preoccupazioni sollevate, con l’obiettivo di chiarire la nostra posizione rispetto alla natura del fenomeno. Partendo dalla certezza che questa amministrazione non fa uso di diserbanti, come dimostrano i capitolati speciali di appalto, dove si specifica che i tagli dell’erba siano effettuati soltanto con mezzi meccanici, abbiamo invitato tutte le ditte appaltatrici e subappaltatrici a fornirci una documentazione attestante il non utilizzo di sostanze chimiche nello svolgimento del loro servizio”.
I risultati delle analisi chimiche effettuate
“Dopo aver constatato, a seguito della dichiarazione scritta da parte delle aziende, che anche da parte loro non c’è stato utilizzo di erbicidi, la Provincia ha deciso di andare ancora più a fondo al fenomeno, commissionando al laboratorio ‘PH s.r.l.’ di Tavarnelle Val di Pesa un’analisi su alcuni campioni di erba prelevati sulle strade dove era stata riscontrata la presenza di macchie”.
“Dai risultati delle analisi – continua Pinciani – possiamo escludere che sulle strade provinciali siano stati utilizzati diserbanti o sostanze chimiche nocive. Il laboratorio ‘PH s.r.l.’ ha analizzato i campioni escludendo la presenza di circa sessanta principi attivi, la cui esistenza sarebbe stata sinonimo di utilizzo di diserbanti. Da parte nostra – continua Pinciani – c’è stata e ci sarà sempre massima attenzione nei confronti delle istanze e delle segnalazioni che vengono dai nostri cittadini, specialmente quando si tratta di tematiche che interessano l’ambiente e la salute della nostra comunità”.
La Provincia non utilizza e non fa utilizzare pesticidi
“Dopo aver ricevuto la lettera – spiega il vice presidente, Alessandro Pinciani – ci siamo attivati per dare una risposta certa alle preoccupazioni sollevate, con l’obiettivo di chiarire la nostra posizione rispetto alla natura del fenomeno. Partendo dalla certezza che questa amministrazione non fa uso di diserbanti, come dimostrano i capitolati speciali di appalto, dove si specifica che i tagli dell’erba siano effettuati soltanto con mezzi meccanici, abbiamo invitato tutte le ditte appaltatrici e subappaltatrici a fornirci una documentazione attestante il non utilizzo di sostanze chimiche nello svolgimento del loro servizio”.
I risultati delle analisi chimiche effettuate
“Dopo aver constatato, a seguito della dichiarazione scritta da parte delle aziende, che anche da parte loro non c’è stato utilizzo di erbicidi, la Provincia ha deciso di andare ancora più a fondo al fenomeno, commissionando al laboratorio ‘PH s.r.l.’ di Tavarnelle Val di Pesa un’analisi su alcuni campioni di erba prelevati sulle strade dove era stata riscontrata la presenza di macchie”.
“Dai risultati delle analisi – continua Pinciani – possiamo escludere che sulle strade provinciali siano stati utilizzati diserbanti o sostanze chimiche nocive. Il laboratorio ‘PH s.r.l.’ ha analizzato i campioni escludendo la presenza di circa sessanta principi attivi, la cui esistenza sarebbe stata sinonimo di utilizzo di diserbanti. Da parte nostra – continua Pinciani – c’è stata e ci sarà sempre massima attenzione nei confronti delle istanze e delle segnalazioni che vengono dai nostri cittadini, specialmente quando si tratta di tematiche che interessano l’ambiente e la salute della nostra comunità”.