POGGIBONSI. Questa mattina (11 maggio) gli agenti del Commissariato di Poggibonsi hanno denunciato a piede libero il rumeno G.P, di anni 40, perché ritenuto responsabile di una serie di clonazioni ATM Bancomat, dislocate nel territorio valdelsano.
L’indagine, che ha coinvolto gli uomini del Commissariato per un lungo periodo di tempo, ebbe origine con l’arresto di altri due cittadini rumeni, colti in flagranza, mentre tentavano di smontare l’apparecchiatura utilizzata per la clonazione e precedentemente occultata all’interno del dispositivo bancomat stesso. Tuttavia, aldilà dell’arresto, gli stessi investigatori, previ accordi col Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica, dopo il sequestro del dispositivo, ne disponevano l’analisi, come richiesto dall’Autorità Giudiziaria, per la ricerca di eventuali impronte utili e diverse da quelle degli arrestati. L’impronta individuata ha permesso quindi l’identificazione di un altro complice, anch’egli rumeno, pregiudicato per reati analoghi.
(foto di repertorio)
L’indagine, che ha coinvolto gli uomini del Commissariato per un lungo periodo di tempo, ebbe origine con l’arresto di altri due cittadini rumeni, colti in flagranza, mentre tentavano di smontare l’apparecchiatura utilizzata per la clonazione e precedentemente occultata all’interno del dispositivo bancomat stesso. Tuttavia, aldilà dell’arresto, gli stessi investigatori, previ accordi col Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica, dopo il sequestro del dispositivo, ne disponevano l’analisi, come richiesto dall’Autorità Giudiziaria, per la ricerca di eventuali impronte utili e diverse da quelle degli arrestati. L’impronta individuata ha permesso quindi l’identificazione di un altro complice, anch’egli rumeno, pregiudicato per reati analoghi.
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