CATANIA. Sette persone sono state iscritte nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio plurimo colposo dopo la strage sul lavoro nel depuratore consortile di Mineo, dove hanno perso la vita sei operai.
A finire sotto inchiesta – ma pare sia un "atto dovuto" – sono stati il sindaco di Mineo Giuseppe Castania, il direttore dell'ufficio tecnico comunale Marcello Zampino, quattro assessori della giunta municipale, Antonino Catalano, Giuseppe Mirata, Giovanni Amato e Giuseppe Virzi' e Salvatore Carfi', legale rappresentante della ditta di spurgo pozzi neri di Pozzallo.