“Nell'anno abbiamo continuato a tenere ferme le tariffe scolastiche, invariate anche le agevolazioni Ici ed i servizi erogati. E soprattutto continua l'attività di accertamento dei contribuenti Ici, verificate 527 posizioni ed emessi 635 atti accertamento, già notificati per un importo di quasi 500mila euro”.
Sempre riguardo agli accertamenti Ici nella parte finale del 2009 è iniziata per il Comune la ricognizione degli immobili rurali (che risultano più di 400), esaminando nel dettaglio oltre 100 posizioni individuali, per 30 delle quali sono stati riscontrati versamenti errati o insufficienti.
L’avanzo di amministrazione per il 2009 ammonta a 593 mila euro a cui vanno aggiunti oltre 434 mila euro di avanzo 2008. Pertanto oltre un milione di risorse congelate nel conto corrente di Tesoreria. Le entrate correnti del bilancio 2009 ammontano ad oltre 6 milioni di euro e sono costituite per quasi il cinquanta per cento da entrate tributarie. Altri 5 milioni rappresentano le entrate da alienazioni e trasferimenti di capitale.
Anche nel 2009 le spese correnti del Comune sono state coperte integralmente dalle entrate correnti, grazie alla razionalizzazione delle spese ed al miglioramento dell’efficienza organizzativa. Ne è esempio il fatto che le cosiddette spese rigide (costi del personale ed ammortamenti dei mutuo) sono meno della metà delle spese complessive. L’indebitamento è sceso in due anni da 4.208.000,00 a 1.162.000,00 euro, grazie ai rimborsi anticipati della maggior parte dei mutui. “Ciò ha consentito – ha aggiunto Fantucci – di tenere bassa l’imposizione fiscale comunale, ed infatti l’addizionale IRPEF è ferma da 8 anni e le tariffe comunali (mensa e trasporto scolastico, asili nido) sono rimaste invariate dal 2002, addirittura con alcune diminuzioni ed esenzioni, nonostante il contemporaneo aumento dei costi del personale, del carburante, degli alimenti, ecc.”.
Durante la discussione il capogruppo dell’Udc Gianni Giacopelli ha dichiarato la propria astensione dal voto, considerando il documento contabile rappresentativo di una gestione finanziaria equilibrata.
“È necessario pensare anche ai prossimi anni – ha invece dichiarato il capogruppo di Rifondazione Comunista Gianni Polato – siamo un comune con i conti in ordine e anche se non sappiamo per quanto dureranno queste risorse e quindi dovremo cercare nuovi proventi, magari dal turismo, valorizzando il nostro territorio che può diventare un volano economico”.
“Questa amministrazione usa in modo politico il Patto di Stabilità pensato dal Governo – ha detto poi il capogruppo del Pdl Leonardo Casaletti – Capisco la difficoltà degli amministratori che devono sottostare al patto anche quando hanno una storia economica limpida e non criticabile, un vincolo di spesa difficilmente accettabile certo, ma non fatelo diventare uno strumento di propaganda, esclusivamente utilizzato in modo politico e gratuito”.
Gli ha risposto il sindaco Bruno Valentini auspicando che “il governo abbia il coraggio per distinguere gli enti che hanno ben amministrato da quelli che hanno amministrato male e sono altamente indebitati. Noi – ha aggiunto Valentini – chiediamo di fare investimenti senza indebitarci utilizzando i soldi che già abbiamo e che abbiamo accantonato negli anni. Per trovare quella liquidità che il patto di tabilità ci blocca, stiamo anche mettendo in vendita i cosiddetti “gioielli di famiglia”, cioè quei beni e terreni di proprietà comunale che abbiamo valorizzato e che non sono indispensabili, ma quanto potrà durare?”.