Dalla sala del Capitano alcune interrogazioni
SIENA. Nel corso della giornata il Consiglio comunale ha affrontato alcune interrogazioni.
MULTE AGLI AFFITTUARI DEL COMUNE
L’interrogazione del consigliere Mauro Marzucchi (Siena Futura), riguarda i doverosi controlli sulle dichiarazioni dei redditi degli affittuari del Comune di Siena, che hanno evidenziato numerosi errori e omissioni. Una parte di essi sono riconducibili a probabili tentativi di pagare affitti più bassi. In questo caso le sanzioni sono doverose. Un’altra parte degli errori è stata commessa in buona fede e si tratta spesso di modeste omissioni che provocano multe salatissime. L’interrogante ha chiesto se l’Amministrazione sia intervenuta con il Prefetto allo scopo di mitigare, più possibile, gli oneri che colpiscono famiglie (quelle che hanno commesso errori in buona fede).
L’assessore alla casa Anna Ferretti, nel ringraziare il consigliere per aver posto all’attenzione del consesso un tema così importante e delicato, ha ricordato che dopo un primo controllo, da parte dei competenti uffici comunali, sulle dichiarazioni presentate per ottenere agevolazioni economiche, queste vengono inviate, in base ad un protocollo risalente alla Giunta Cenni, alla Guardia di Finanza per un’ulteriore verifica. “Alcune volte – ha evidenziato l’assessore – queste sanzioni sono pesanti, e a volte ci sono, probabilmente, errori fatti in buona fede. Per questo lo scorso 16 gennaio, insieme al dottor Pollara di Siena Casa e al personale dei miei uffici, ho incontrato il Prefetto per chiedergli come pensava di agire nella riscossione di queste sanzioni, particolarmente onerose per alcuni nuclei familiar. Il Prefetto – ha proseguito l’assessore – ha dimostrato disponibilità e attenzione alle nostre sollecitazioni, dichiarando che, per quanto gravoso, l’importo applicato è il minimo previsto dalla legge e che, data la problematicità della situazione di cui si rendeva perfettamente conto, avrebbe provveduto ad un’attenta valutazione dei ricorsi che già stanno arrivando in Prefettura, così da gestire, nel modo più equo e agevolmente possibile, la riscossione delle sanzioni emesse, oltre a valutare, anche nel merito, se le sanzioni erano da applicare oppure no”.
L’amministrazione sta facendo ogni sforzo per correggere, durante il primo controllo effettuato dal Comune, eventuali errori, o intervenire in caso di furberie. Una verifica, però, che per competenza può interessare solo alcuni dati, per questo l’invito della Ferretti “a compilare, con estrema attenzione, le autocertificazioni, perché ogni omissione, casuale o voluta, può determinare una dichiarazione mendace perseguita per legge fino a 3.999 euro con una multa pari a tre volte l’importo. E, oltre i 4000 euro, perseguibile penalmente”.
“Piena soddisfazione per il percorso intrapreso dall’amministrazione”, da parte del consigliere Marzucchi. “Il suggerimento è quello di poter cambiare, quando possibile, e in autotutela, quanto erroneamente riportato nelle autocertificazioni”.
IL CLIMA LAVORATIVO ALL’INTERNO DEL COMUNE
I consiglieri Eugenio Neri e Giuseppe Giordano (Siena Rinasce), in un’interrogazione presentata questo pomeriggio hanno chiesto, trascorsi nove mesi dall’insediamento della nuova amministrazione, di conoscere le prime valutazioni, sul clima lavorativo all’interno dell’Ente. Perché, come ha evidenziato Neri: “un buon clima lavorativo permette all’organizzazione di raggiungere più facilmente i suoi obiettivi, ed ottenere dei buoni risultati in termini di efficienza (prestazione/costi), e armonia”.
L’assessore al personale Mauro Balani, nel condividere il valore del grado motivazionale con il quale i dipendenti lavorano all’interno di una organizzazione, ha ricordato che la nuova struttura dell’ente è in vigore da poche settimane. “Entro il prossimo 31 dicembre – ha detto l’assessore -, quando l’amministrazione dovrà valutare la bontà dell’organizzazione varata, sarà in grado, con il supporto di un gruppo di lavoro costituito all’interno dell’Ente, di valutare appieno. Un periodo di tempo ragionevole durante il quale poter considerare, in prospettiva degli obiettivi prefissati, il vissuto lavorativo e il clima motivazionale che sarà registrato fra i dipendenti”.
Soddisfatto della risposta ottenuta il consigliere Eugenio Neri, che ha evidenziato come la finalità dell’interrogazione sia proprio quella di richiamare l’attenzione su chi opera all’interno della “macchina comunale”: “i dipendenti, per i quali, proprio per la specificità del loro lavoro, chiediamo che venga garantita libertà di espressione e di critica”.
SUL SONDAGGIO RIPORTATO DAL SOLE24 ORE
I consiglieri Eugenio Neri e Giuseppe Giordano (Siena Rinasce), Luciano Cortonesi e Massimo Bianchini (Nero su Bianco), Pietro Staderini e Andrea Corsi (Moderati di Centrodestra) e Marco Falorni (Impegno per Siena), hanno presentato, questa mattina, un’interrogazione nella quale hanno chiesto al sindaco Bruno Valentini un personale giudizio sul sondaggio pubblicato dal Sole24 Ore. Recentemente, infatti, dall’indagine annuale di IPR Marketing, il sindaco di Siena è risultato 50° nella graduatoria generale e 7° tra i primi cittadini dei capoluoghi di provincia toscani, con il 52% di gradimento.
“Cosa si aspettano oggi – ha risposto il sindaco Valentini – i cittadini dai propri sindaci? Si dovrebbe partire da questa domanda, per poi arrivare al giudizio, che dovrebbe basarsi su quello che effettivamente i sindaci fanno durante il loro mandato. Sarei più felice – ha proseguito Valentini – essere giudicato sull’indice di disoccupazione della nostra città, anziché su quello di gradimento. Lavorerò, comunque, affinché il risultato sia ancora migliorabile, e ricevere una fiducia proporzionale a quanto riusciremo a fare per i cittadini. Faccio, comunque, presente che al momento del voto ebbi un consenso del 39,5%, poi salito alla maggioranza assoluta in sede di ballottaggio. Pertanto, a tener fede al sondaggio, i senesi che mi rivoterebbero sarebbero cresciuti da 39,5% al 52%”.
“Il sindaco – ha detto Andrea Corsi – ha colto appieno la natura politica della nostra interrogazione. Il dato ottenuto, infatti, non era troppo positivo per essere divulgato dall’Ufficio stampa del Comune, troppo spesso usato impropriamente”-
SUL SERVIZIO SANITARIO PER IL CAPODANNO IN PIAZZA DEL CAMPO
Con l’interrogazione presentata da Luciano Cortonesi e Massimo Bianchini (Nero su Bianco) i consiglieri hanno chiesto se risponde al vero la notizia, apparsa sulla stampa, relativamente ai tafferugli verificatisi in Piazza del Campo durante la <<discoteca>> allestita per i festeggiamenti del Capodanno. Ma anche se il servizio di vigilanza della Polizia Municipale è terminato alle una del mattino del 1° gennaio, se il servizio era stato assicurato anche da altre forze d’ordine, e se per manifestazioni del genere è richiesta l’assistenza sanitaria con ambulanze con medico a bordo.
Il sindaco Valentini ricusando la definizione “discoteca”, perché come ha spiegato si trattava di “una riunione di vari artisti che hanno prodotto musica di buon livello e dal vivo”, ha confermato l’orario del servizio effettuato in Piazza dai vigili urbani, ma ha, anche, informato sulla presenza delle pattuglie della Polizia di Stato e dei Carabinieri, oltre a quella, in Pantaneto, Piazza Matteotti e lo stesso Campo, del personale professionale della Global Investigation (azienda regolarmente autorizzata dalla Prefettura), organizzato e pagato dagli organizzatori dello spettacolo. “Non ci risulta che nella nottata, che ha ricevuto un generale apprezzamento cittadino – ha proseguito il primo cittadino – ci siano stati tafferugli. Le due ambulanze che hanno stazionato in Piazza il Campo (Pubblica Assistenza e Misericordia) e che per la normativa, relativa a questi tipi di iniziative, non sono obbligate ad avere il medico a bordo hanno registrato, tra le due e le tre del mattino, solo due interventi: uno per shock anafilattico e l’altro per intossicazione alcolica”.
Luciano Cortonesi, nel dichiararsi “parzialmente soddisfatto per la risposta ottenuta, soprattutto perché nonostante quanto illustrato dal sindaco, la stampa aveva riportato casi di tafferugli, ha auspicato festeggiamenti diversi e migliori per il prossimo Capodanno”.
A seguito delle dimissioni di Alessandro Cannamela dal Consiglio Comunale sono decadute, anche, le sue partecipazioni, come componente, nelle Commissioni consiliari: “Programmazione bilancio e affari generali”, “Decentramento politico-amministrativo” e “Garanzia e controllo politico-amministrativo”. Al suo posto il neo consigliere Giacomo Vigni.
Durante il suo intervento la stessa Pallai, nel condividere quanto asserito nel testo dell’interrogazione e cioè che “il turismo costituisce una delle industrie tuttora più vitali nel contesto della grave crisi che attraversa tutta l’economia mondiale”, ha sottolineato che è “proprio in questa direzione che vanno i recenti interventi strategici intrapresi, come le convenzioni volte alla fidelizzazione di operatori del settore turistico per il Santa Maria della Scala; la continuità, all’interno del complesso museale, dell’apertura in sinergia con la Provincia, dell’Ufficio Informazioni turistiche. L’ideazione di appuntamenti culturali destinati non solo al turismo di massa, ma a quelle nicchie di mercato più attente alla bellezza e all’identità della città; la collaborazione con altri assessorati per la creazione di eventi, come sarà la 1^ settimana dello sport; o l’organizzazione periodica di Educational per la stampa (l’ultimo con 21 giornalisti si è tenuto lo scorso 22 febbraio)”.
La fornitura di bevande, e in particolare di acqua, nei pasti ai ricoverati del policlinico delle Scotte è stata tema di un’interrogazione presentata, oggi, da Michele Pinassi (Siena 5 Stelle). “Nella guida ai servizi ospedalieri delle Scotte – ha detto Pinassi – si legge che l’acqua del rubinetto è potabile e che dal menù sono escluse tutte le bevande. Mentre alcuni pazienti possono comunque acquistare l’acqua minerale, ve ne sono altri che, per poter bere, potrebbero invece avere la necessità dell’assistenza infermieristica o dei familiari e riteniamo questa scelta dell’azienda quantomeno discutibile”.
USCITA VEICOLARE DAL GARAGE EX BILIARDI MARI
Andrea Corsi e Pietro Staderini (Moderati di Centrodestra) hanno posto all’attenzione del Consiglio comunale la collocazione dell’uscita del garage, a servizio del complesso abitativo recentemente edificatonella ex sede dei Biliardi Mari. I consiglieri, infatti, evidenziando, l’alto numero di abitazioni realizzate, hanno palesato preoccupazione sull’impatto, a livello di circolazione, dei mezzi in uscita su via L. Memmi (l’ingresso del garage è, invece, su viale Mazzini), chiedendo quali azioni sono state individuate per rendere sicuro, su quella via, il transito dei pedoni e delle vetture.
L’assessore al traffico Stefano Maggi, nell’evidenziare come il recupero dell’intero complesso sia stato sottoposto a regolare iter autorizzativo, ha ricordato che, originariamente, la struttura aveva sia l’ingresso che l’uscita su via Memmi. “Per quanto concerne l’accesso da viale Mazzini – ha informato – è stata abbondantemente rispettata la distanza richiesta dall’unica intersezione presente: quella fra via Memmi e via Beccafumi. L’accesso al garage è regolarmente autorizzato con concessione di passo carrabile e idoneo taglio del marciapiede per consentire l’accesso a raso>>. <<Situazioni del genere, sicuramente non belle, ma regolari – ha proseguito l’assessore – sono presenti su tutto il nostro territorio comunale, ne è un esempio il piazzale privato Francesco di Giorgio con ingresso e uscita sempre su viale Mazzini, così come avviene, anche, per altri due ingressi a piazzale privatoe garage di condominio in viale Mazzini e viale Don Minzoni”.
Parzialmente soddisfatto il consigliere Pietro Staderini, che ha ricordato come, nella zona, “sia aumentato sia il traffico di persone e mezzi anche in relazione all’apertura di nuovi esercizi commerciali e come, quindi, potenziare la segnaletica così da garantire la sicurezza dei pedoni”.
APPROVATA LA MOZIONE SULLE MODALITA’ DEI TRASPORTO DI CADAVERE NELLE CHIESE
Approvata la mozione presentata da Federico Nesi e Carolina Persi (PD) sulle modalità organizzative del trasporto di cadavere nelle chiese ubicate nel territorio comunale. I due consiglieri, in particolare, hanno richiamato l’attenzione del Consiglio sul fatto che, a decorrere dal gennaio 2010, nei fine settimana, il Servizio di Stato civile effettua l’apertura soltanto il sabato dalle 8 alle 14 e, in caso di due festività consecutive, solo nella stessa fascia oraria della seconda giornata festiva.
“Questo tipo di organizzazione – ha detto Nesi – comporta problematiche in seguito a decessi avvenuti il sabato pomeriggio, di domenica, o in un qualsiasi giorno festivo, quando vengono avanzate richieste di trasporto della salma nelle Chiese di Contrada, o comunque nelle parrocchie del territorio comunale, per la veglia funebre. Purtroppo, vengono così a crearsi situazioni spiacevoli con le famiglie richiedenti, alle quali potremmo ovviare, senza aggravi economici, utilizzando gli agenti di Polizia Municipale in turno di reperibilità per l’esecuzione dei controlli sulla documentazione e gli assessori facenti le funzioni di Ufficiale di Governo in sostituzione del sindaco”.
In tale ipotesi, l’impresa funebre potrebbe compilare la richiesta di trasporto del cadavere allegando il certificato rilasciato dal medico necroscopo, dal quale risulti che “il decesso è avvenuto per cause naturali, che non è necessario l’intervento dell’Autorità giudiziaria e che il cadavere può essere spostato a cassa aperta senza pregiudizio per la salute pubblica”. Con l’approvazione della mozione si impegna il Sindaco e la Giunta a far sì che sia il vigile in servizio di reperibilità, ricevuta la documentazione, ad apporre una firma di presa visione e ad acquisire la firma finale dell’assessore in turno per il TSO. La stessa documentazione sarà poi trasmessa, la mattina del primo giorno feriale utile, all’Ufficio di Stato civile, che procederà all’autorizzazione per il seppellimento e il trasporto della salma dalla Chiesa al Cimitero.