Pedonalizzazione e mobilità elettrica sono gli obiettivi dell'amministrazione comunale
di Diego Fionda
SIENA. Nel 1965, agli albori della motorizzazione di massa, a Siena venne adottato un innovativo provvedimento al fine di limitare l’accesso delle automobili nel cuore del centro storico. A distanza di quasi mezzo secolo, il Comune di Siena torna ad affrontare questo problema e dichiara l’intenzione di voler rendere il centro storico ancora più libero dai motori e quindi molto più vivibile per i pedoni. Attraverso la conferenza stampa avvenuta questo pomeriggio (25 Febbraio) presso Palazzo Pubblico, il vice sindaco del Comune di Siena, Fulvio Mancuso, e l’assessore comunale all’urbanistica, ai trasporti e al traffico, Stefano Maggi, hanno infatti annunciato l’intenzione di avviare un nuovo progetto per la vivibilità e la riqualificazione del centro storico.
Nell’ambito del Piano urbano della mobilità, l’amministrazione comunale sta studiando alcune pedonalizzazioni e alcuni correttivi all’accesso al traffico, da adottare in via sperimentale, confrontandosi con tutte le categorie interessate. Le prime pedonalizzazioni dovrebbero riguardare via Banchi di Sopra, dalla Croce del Travaglio a Piazza Salimbeni, nonché via Pantaneto, per i soli fine settimana e nella fascia serale. Da questi interventi dovrebbe quindi trarre vantaggio anche il passeggio riguardante via Banchi di Sotto e via Montarini. Limitazioni che non riguarderanno i residenti, che potranno continuare ad accedere alle loro abitazioni nelle stesse modalità attuali. Altro obiettivo di questa idea di progetto è quello di adottare con la fine del 2014, alla scadenza del contratto con la Società Autostrade, un sistema di varchi telepass più aggiornato, in grado di rilevare un maggior numero di infrazioni in automatico. Nel frattempo, però, l’amministrazione vorrebbe redistribuire in modo più equo il costo di questo apparato, poiché attualmente soltanto i residenti pagano per sostare nel centro storico con un importo pari a 312 euro l’anno. Nessun costo è infatti dovuto alle altre categorie, eccetto i manutentori ed i furgoni che arrivano in città saltuariamente: a questi viene chiesta una marca da bollo di 16 euro per un giorno di accesso al centro storico e di 32 euro dai due giorni in poi. Il sistema in corso di studio, quindi, prevede nuove categorie di permessi, per i quali un piccolo contributo modulare verrebbe chiesto agli altri utilizzatori, mentre la tariffa sarebbe abbattuta e razionalizzata per i manutentori saltuari. Per quanto riguarda i residenti, invece, sarà prevista una riduzione della tariffa per la sosta a tutte le automobili medie e piccole. Sempre secondo questo progetto sperimentale, non cambierà niente per i cittadini impegnati in operazioni di carico e scarico per motivi privati entro la mezz’ora e neppure per i turisti che devono arrivare negli alberghi in Ztl, sempre per il solo carico e scarico. Il piano urbano della mobilità prevederà, inoltre, la circolazione regolamentata delle biciclette nel centro storico ed un incentivo per la mobilità elettrica. L’attuale amministrazione comunale ha infatti rimodulato un progetto risalente al 2011 ed in scadenza nel 2013 che permetterà di dotare il centro storico di circa 40 colonnine elettriche per il rifornimento e 70 biciclette elettriche destinate al bike sharing.
“Il centro storico di Siena è il nostro gioiello – afferma il vice sindaco Mancuso – ed uno dei motivi principali della nostra fame nel mondo. Ma il passaggio continuo di auto e moto scoraggia il passeggio dei cittadini e dei turisti, oltre a deteriorare le qualità dell’ambiente e della vita nel centro storico. Per questo motivo – spiega Mancuso – è quanto mai necessario riqualificare il centro storico e migliorarne la vivibilità, contribuendo anche al rilancio delle attività del centro commerciale naturale, soprattutto adesso che il tema del decoro urbano è diventato centrale per la città. Negli anni sono stati fatti tanti passi verso questi obiettivi, ma nessuno è stato decisivo ed avanzato come quello che abbiamo intenzione di adottare. Naturalmente – conclude il vice sindaco del comune di Siena – questo sarà possibile soprattutto con la partecipazione attiva dei cittadini, che noi volgiamo coinvolgere direttamente in questa iniziativa”.
“Il nostro obiettivo è quello di ‘demotorizzare’ il centro storico – sottolinea l’assessore Stefano Maggi – attraverso le iniziative che stiamo studiando. Iniziative che non danneggeranno minimamente i residenti, che verranno anzi tutelati, e che potranno aiutare anche il commercio, poiché è noto a tutti che dove ci sono macchine non c’è molto passeggio e dove non c’è passeggio non c’è grande commercio. Questo però – spiega ancora Maggi – deve essere solo il punto di partenza, perché vorremmo che questo processo di ‘demotorizzazione’ e di incentivazione dei mezzi elettrici posso riguardare anche le periferie di Siena e magari anche altri Comuni. L’obiettivo ultimo – conclude l’assessore – è quello di raggiungere dei grandi risultati in questo senso entro il 2019. Siena è, infatti, in corsa per la nomina a Capitale Europea della Cultura e presentarci a quell’appuntamento con un centro storico più libero dai motori e più vivibile per cittadini e turisti sarebbe davvero una bella cartolina per la nostra città”.