ROMA. Prima la guerra per aggiudicarsi l'iPhone, con un corteggiamento iniziato da Tim e proseguito da Vodafone. Poi la pace improvvisa, perché sicuri di potersi spartire un mercato sufficientemente ricco per ciascuno, sbaragliata la concorrenza di Wind e H3G, almeno per ora (si veda l'analisi sotto). Infine, a carte scoperte, la complementarietà, perché dove non arriva uno c'è l'altro. E non c'è storia: qualche euro in meno qui e qualche Megabyte in più di là e il gioco dell'iPhone è fatto, costi alla mano, anche se non ancora ufficiali. si ha l'impressione che i due operatori abbiano lavorato su margini risicati per differenziarsi l'uno dall'altro. Le diversità, ovviamente, ci sono, ma sembrano più di approccio che di portafoglio. Tutte le proposte hanno in comune il vincolo biennale per gli utenti.