"Ceccuzzi non è gradito nemmeno ai suoi sostenitori"
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SIENA. C’è qualcosa di nuovo nell’aria, eppure di antico. Così il poeta avrebbe chiosato l’esito delle primarie del centrosinistra e il commento in tempo reale del candidato del cosiddetto Baricentro Civico Eugenio Neri. La novità è la definitiva certificazione della frantumazione del Pd, per non dire della coalizione che nel 2011 aveva vinto le elezioni, e la constatazione che Ceccuzzi non sarà il prossimo sindaco di Siena in quanto evidentemente non gradito in primis da coloro che dovrebbero essere i suoi più strenui sostenitori, rimasti al calduccio invece di andare a votare.
Di antico c’è invece l’intramontabile rito del capro espiatorio, ovvero la pretesa di chi a pieno titolo ha contribuito al governo della città negli ultimi venti anni, condividendo (e traendone indubbi benefici) le decisioni che hanno portato al disastro che sappiamo, di rigettare tutta la colpa su Ceccuzzi e, mandando avanti un senese per bene (condizione necessaria ma non sufficiente a proporsi per il governo della città) e valente chirurgo (ma che c’entra?) chiedere il voto dei senesi al grido del rinnovamento. Neanche il barone di Salina avrebbe potuto far di meglio. Quale rinnovamento sarà mai quello che vorrebbe portare al governo di Siena gli epigoni di Piccini, di Cenni, dei fratelli Monaci e i seguaci di Verdini lo giudicheranno i cittadini. Nel frattempo noi lavoriamo per presentare a Siena una proposta politica veramente civica, innovativa e rispettosa dell’intelligenza degli elettori la cui buona fede negli ultimi anni è già stata fin troppe volte abusata.
Enrico Tucci – Candidato a sindaco di Pietraserena e Siena C’E’
Di antico c’è invece l’intramontabile rito del capro espiatorio, ovvero la pretesa di chi a pieno titolo ha contribuito al governo della città negli ultimi venti anni, condividendo (e traendone indubbi benefici) le decisioni che hanno portato al disastro che sappiamo, di rigettare tutta la colpa su Ceccuzzi e, mandando avanti un senese per bene (condizione necessaria ma non sufficiente a proporsi per il governo della città) e valente chirurgo (ma che c’entra?) chiedere il voto dei senesi al grido del rinnovamento. Neanche il barone di Salina avrebbe potuto far di meglio. Quale rinnovamento sarà mai quello che vorrebbe portare al governo di Siena gli epigoni di Piccini, di Cenni, dei fratelli Monaci e i seguaci di Verdini lo giudicheranno i cittadini. Nel frattempo noi lavoriamo per presentare a Siena una proposta politica veramente civica, innovativa e rispettosa dell’intelligenza degli elettori la cui buona fede negli ultimi anni è già stata fin troppe volte abusata.
Enrico Tucci – Candidato a sindaco di Pietraserena e Siena C’E’