
SIENA. Gli agenti del Comando Provinciale di Siena del Corpo Forestale dello Stato ha eseguito il sequestro, disposto dal G.I.P., di quattro fabbricati – un appartamento, una villetta a due piani e due garage seminterrati – posti a pochissimi chilometri dalla cinta muraria in una zona di particolare pregio.
Il provvedimento, è motivato da diverse ipotesi di violazione: in primo luogo su un ex-annesso agricolo (pollaio) sono stati realizzati trasformazioni edilizie con significativi aumenti plano-volumetrici (riscontrati attraverso il raffronto con le foto aeree) mediante la sola presentazione di numerose Denuncie di Inizio Attività per ristrutturazione (D.I.A.), mentre, laddove vengano realizzati aumenti volumetrici o modificazioni di sagoma, la normativa vigente prevede il rilascio del Permesso di Costruire, che, rispetto alla D.I.A., prevede una procedura amministrativa istruttoria più complessa e controlli più approfonditi. Inoltre, sempre con una semplice D.I.A., era stata realizzata la modificazione di destinazione d’uso, da agricola a civile abitazione; anche in questo caso sarebbe stato necessario un Permesso di Costruire.
Ma non basta: lo strumento di pianificazione vigente non prevedeva sull’ex-annesso agricolo – prima adibito a pollaio e adesso a villetta a due piani – la possibilità di ampliamenti volumetrici, né, per l’area degli interventi, la possibilità di movimenti di terreno, che invece si presume siano stati realizzati per cambiare l’originale morfologia.
Anche un altro annesso agricolo è stato trasformato (pur senza aumenti volumetrici), sempre tramite presentazione di D.I.A., in civile abitazione; in area a destinazione agricola in base alle previsioni del Piano Regolatore. Nel caso specifico, l’intervento non sarebbe dunque stato possibile nemmeno con Permesso di Costruire, in quanto in contrasto con lo strumento pianificatorio.
Anche i due garage sono stati realizzati tramite presentazione di D.I.A., sfruttando una procedura semplificata prevista esclusivamente per la realizzazione di garage completamente interrati. Dalle verifiche operate era emerso che i due garage invece non erano completamente interrati, ma come fossero stati oggetto di riporti di terreno eccedente il preesistente piano di campagna. Pertanto, anche per i garage doveva essere richiesto ed atteso permesso di costruire, in quanto il regime semplificato ha ad oggetto unicamente i garage da realizzarsi completamente nel sottosuolo delle aree di pertinenza di immobili già esistenti.
Inoltre, uno dei due garage è stato anche realizzato con una superficie superiore a quella dichiarata nella D.I.A., realizzando, in questa maniera anche una violazione sul Vincolo Paesaggistico che interessa l’area degli interventi, come buona parte del territorio del Comune di Siena.
Sono sottoposti alle indagini il proprietario degli immobili, il progettista e direttore dei lavori ed il rappresentate legale del’impresa che li ha materialmente realizzati.
Il provvedimento, è motivato da diverse ipotesi di violazione: in primo luogo su un ex-annesso agricolo (pollaio) sono stati realizzati trasformazioni edilizie con significativi aumenti plano-volumetrici (riscontrati attraverso il raffronto con le foto aeree) mediante la sola presentazione di numerose Denuncie di Inizio Attività per ristrutturazione (D.I.A.), mentre, laddove vengano realizzati aumenti volumetrici o modificazioni di sagoma, la normativa vigente prevede il rilascio del Permesso di Costruire, che, rispetto alla D.I.A., prevede una procedura amministrativa istruttoria più complessa e controlli più approfonditi. Inoltre, sempre con una semplice D.I.A., era stata realizzata la modificazione di destinazione d’uso, da agricola a civile abitazione; anche in questo caso sarebbe stato necessario un Permesso di Costruire.
Ma non basta: lo strumento di pianificazione vigente non prevedeva sull’ex-annesso agricolo – prima adibito a pollaio e adesso a villetta a due piani – la possibilità di ampliamenti volumetrici, né, per l’area degli interventi, la possibilità di movimenti di terreno, che invece si presume siano stati realizzati per cambiare l’originale morfologia.
Anche un altro annesso agricolo è stato trasformato (pur senza aumenti volumetrici), sempre tramite presentazione di D.I.A., in civile abitazione; in area a destinazione agricola in base alle previsioni del Piano Regolatore. Nel caso specifico, l’intervento non sarebbe dunque stato possibile nemmeno con Permesso di Costruire, in quanto in contrasto con lo strumento pianificatorio.
Anche i due garage sono stati realizzati tramite presentazione di D.I.A., sfruttando una procedura semplificata prevista esclusivamente per la realizzazione di garage completamente interrati. Dalle verifiche operate era emerso che i due garage invece non erano completamente interrati, ma come fossero stati oggetto di riporti di terreno eccedente il preesistente piano di campagna. Pertanto, anche per i garage doveva essere richiesto ed atteso permesso di costruire, in quanto il regime semplificato ha ad oggetto unicamente i garage da realizzarsi completamente nel sottosuolo delle aree di pertinenza di immobili già esistenti.
Inoltre, uno dei due garage è stato anche realizzato con una superficie superiore a quella dichiarata nella D.I.A., realizzando, in questa maniera anche una violazione sul Vincolo Paesaggistico che interessa l’area degli interventi, come buona parte del territorio del Comune di Siena.
Sono sottoposti alle indagini il proprietario degli immobili, il progettista e direttore dei lavori ed il rappresentate legale del’impresa che li ha materialmente realizzati.