
CHIUSI. La Fiera alla stazione del 2 giugno, uno degli appuntamenti più importanti e attesi della Val di Chiana, non ha deluso le aspettative con 184 banchi, negozi aperti sino a tarda sera e un numero stimato di almeno diecimila persone che, nell’arco della giornata, hanno affollato le vie di Chiusi Scalo. P
articolarmente apprezzati la gigantesca “torta della fiera” offerta agli ospiti e il concerto della filarmonica Città di Chiusi, arricchito dalle majorette. Inevitabile la soddisfazione da parte degli organizzatori, a partire dal Comune e dall’associazione di via Chiusinvetrina che, ancora una volta, hanno contribuito a dare grande risalto alle potenzialità commerciali di Chiusi. Ha funzionato bene anche l’ubicazione estesa a via Cassia Aurelia, per comporre un triangolo chiuso con le vie Michelangelo Buonarroti e Leonardo da Vinci. In pratica, è stato definito un piccolo “distretto” della fiera. La giornata, nonostante il tempo incerto, è scorsa tra la possibilità di assaggiare prodotti locali, cibo da strada, oltre all’animazione di giocolieri, acrobati sui trampoli, artisti di strada, clown e alla musica della “bandaccia”. Affollato anche lo spazio bambini con gonfiabili, per un evento iniziato nel 2002, anticipando la nascita del centro commerciale naturale, avvenuta due anni dopo. Il “fierone”, che si svolge il 2 giugno e la prima domenica di dicembre, è nato per una intuizione degli amministratori comunali, e ha subito avuto un effetto trascinamento nei confronti delle associazioni locali e dei commercianti, creando unità d’intenti, richiamando un gran numero di persone. Un effetto positivo e uno smalto, che il “fierone” non ha ancora perso a distanza di otto anni.
articolarmente apprezzati la gigantesca “torta della fiera” offerta agli ospiti e il concerto della filarmonica Città di Chiusi, arricchito dalle majorette. Inevitabile la soddisfazione da parte degli organizzatori, a partire dal Comune e dall’associazione di via Chiusinvetrina che, ancora una volta, hanno contribuito a dare grande risalto alle potenzialità commerciali di Chiusi. Ha funzionato bene anche l’ubicazione estesa a via Cassia Aurelia, per comporre un triangolo chiuso con le vie Michelangelo Buonarroti e Leonardo da Vinci. In pratica, è stato definito un piccolo “distretto” della fiera. La giornata, nonostante il tempo incerto, è scorsa tra la possibilità di assaggiare prodotti locali, cibo da strada, oltre all’animazione di giocolieri, acrobati sui trampoli, artisti di strada, clown e alla musica della “bandaccia”. Affollato anche lo spazio bambini con gonfiabili, per un evento iniziato nel 2002, anticipando la nascita del centro commerciale naturale, avvenuta due anni dopo. Il “fierone”, che si svolge il 2 giugno e la prima domenica di dicembre, è nato per una intuizione degli amministratori comunali, e ha subito avuto un effetto trascinamento nei confronti delle associazioni locali e dei commercianti, creando unità d’intenti, richiamando un gran numero di persone. Un effetto positivo e uno smalto, che il “fierone” non ha ancora perso a distanza di otto anni.