Si lamentano della situazione attuale gli avvocati di Siena
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di Augusto Mattioli
SIENA. E’ insufficiente il numero dei magistrati che operano nel tribunale di Siena dopo avere accorpato quello di Montepulciano e la sezione distaccata di Poggibonsi. La pianta organica prevede 19 magistrati ma in realtà come ha denunciato Nicola Mini, presidente dell’ordine degli avvocati senesi nel corso di una iniziativa pubblica svoltasi questo pomeriggio “oggi il tribunale accorpato può contare unicamente su 11 unità con una scopertura del 48%”: Tre di queste unità ha ricordato l’avvocato “saranno trasferite brevissimo” e tra di esse lo stesso presidente del tribunale Leonardo Grassi, che sta presiedendo il processo sulla ristrutturazione del derivato Alexandria che vede imputati gli ex vertici di Banca Mps, presidente del tribunale facente funzione in attesa della nomina di un presidente effettivo. Grassi che ha assunto l’incarico il primo di ottobre dello scorso anno, intervenendo nel dibattito, ha parlato di “situazione di estrema difficoltà” seguita all’accorpamento di Montepulciano con Siena “con notevolissime fragilità strutturali e organizzative”. E il fatto che sia in corso il processo Mps “al quale guarda mezzo mondo, da seguire con una necessaria tempestività” provoca problemi sull’andamento di altri processi “non avendo i numeri per formare un altro collegio”. Grassi ha poi criticato “il silenzio assordante con il quale il ministero ha seguito le vicende relative all’accorpamento”.
SIENA. E’ insufficiente il numero dei magistrati che operano nel tribunale di Siena dopo avere accorpato quello di Montepulciano e la sezione distaccata di Poggibonsi. La pianta organica prevede 19 magistrati ma in realtà come ha denunciato Nicola Mini, presidente dell’ordine degli avvocati senesi nel corso di una iniziativa pubblica svoltasi questo pomeriggio “oggi il tribunale accorpato può contare unicamente su 11 unità con una scopertura del 48%”: Tre di queste unità ha ricordato l’avvocato “saranno trasferite brevissimo” e tra di esse lo stesso presidente del tribunale Leonardo Grassi, che sta presiedendo il processo sulla ristrutturazione del derivato Alexandria che vede imputati gli ex vertici di Banca Mps, presidente del tribunale facente funzione in attesa della nomina di un presidente effettivo. Grassi che ha assunto l’incarico il primo di ottobre dello scorso anno, intervenendo nel dibattito, ha parlato di “situazione di estrema difficoltà” seguita all’accorpamento di Montepulciano con Siena “con notevolissime fragilità strutturali e organizzative”. E il fatto che sia in corso il processo Mps “al quale guarda mezzo mondo, da seguire con una necessaria tempestività” provoca problemi sull’andamento di altri processi “non avendo i numeri per formare un altro collegio”. Grassi ha poi criticato “il silenzio assordante con il quale il ministero ha seguito le vicende relative all’accorpamento”.