SIENA. I dubbi e le speranze, le proposte e le idee per il futuro dell’Università di Siena. Sono state le voci degli studenti, dei docenti e del personale tecnico dell’Ateneo senese, raccolte in un video, ad aprire la prima delle due giornate dedicate all’Università organizzate dal’Unione comunale del Partito democratico svoltasi oggi, giovedì 3 giugno, presso la Sala delle Balie del Santa Maria della Scala di Siena. Tanti gli esponenti del mondo accademico, politico e istituzionale che sono intervenuti per discutere sul rilancio dell’Università di Siena e sulla riorganizzazione del sistema universitario italiano.
La prima giornata di lavori si è aperta con la presentazione delle proposte del Pd per l’Università di Siena, raccolte in cinque documenti dedicati a: “Università e sistema sanitario”; “governance”; “ricerca, impresa e territorio”; “la comunità studentesca e la città”; “offerta formativa e didattica”. Successivamente si sono succeduti gli interventi, tra cui quelli di Silvano Focardi; Angelo Riccaboni e Antonio Vicino, candidati a Rettore dell’Ateneo senese, in vista delle elezioni del prossimo luglio.
Silvano Focardi: “Dalle relazioni di stasera emerge che qualcosa è stato fatto, non si può solo sparare sulla croce rossa. E’ stato messo in atto un risanamento difficile, modificabile, ma che sta già dando i primi frutti. Grazie alla Regione la situazione non è tragica, ma non possiamo aspettarci che gli aiuti vengano in eterno dall’esterno, dunque dobbiamo razionalizzarci, anche su scala regionale”. A proposito dei rapporti con le istituzioni, Focardi ha detto: “Cercheremo di avvicinarci di più, ma se qualcuno riesce a fare più di quello che ho fatto io con la Regione, mi metto subito su una seggiola” Sugli studenti Focardi ha sottolineato: “Non abbiamo scaricato la crisi dell’Università sugli studenti, non abbiamo aumentato le tasse e gli studenti non hanno abbandonato l’Università di Siena, su questo dobbiamo lavorare”.
Antonio Vicino: “Si è parlato poco di rilancio. Sull’Università di Siena ci stiamo giocando la natura pubblica dell’Istruzione. Dobbiamo essere motori dello sviluppo socio – economico e dobbiamo aumentare gli introiti, questo è il problema. La prima cosa da fare è lanciare progetti strategici; dobbiamo aumentare la domanda di ricerca diffondendo una cultura di ricerca nelle piccole aziende e nelle pubbliche amministrazioni. I ‘cervelli’ sono ancora qua e abbiamo ancora grandi potenzialità”.
Angelo Riccaboni: “Occorre mettere nel piano di risanamento qualcosa di più per i giovani e per i ricercatori. Ridefinire, per esempio, lo stato giuridico dei ricercatori, tema sul quale si sta focalizzando anche il Pd. La crisi la stanno pagando, però, anche i docenti. Cambiamenti di natura organizzativa, dunque, sono estremamente importanti. Alcune proposte: meno competenze di tipo amministrativo, poi maggiore attenzione sui temi della valutazione; regole più certe e stabili e maggiore collegialità nella loro definizione; riconoscimento delle nuove identità professionali. Sul rapporto con le istituzioni Riccaboni ha dichiarato “Un rapporto che deve divenire strategico, aprirci verso l’esterno è uno dei punti del mio programma insieme alla progettualità, alla strategicità all’unicità dell’interfaccia. La chiave, poi, è il fare sistema e la concertazione a livello regionale”.
Alessandro Mugnaioli, consigliere comunale del Pd: "La crisi deve essere un’occasione di rinnovamento, tutti i ragionamenti che dobbiamo fare in termini di futuro non possono passare da quelle che sono state le cause che hanno portato a questa situazione, preoccupante. E’ fondamentale la qualità dei servizi che offriamo, occorre costruire un pacchetto per studenti che vengono a studiare a Siena. Abbiamo ottimi servizi, ma dobbiamo migliorare, per esempio dare più opportunità di spazio e tempi dove studiare. Serve poi più programmazione, più strumenti per valutare l’efficienza della didattica e dell’offerta".
La prima giornata di lavori si è aperta con la presentazione delle proposte del Pd per l’Università di Siena, raccolte in cinque documenti dedicati a: “Università e sistema sanitario”; “governance”; “ricerca, impresa e territorio”; “la comunità studentesca e la città”; “offerta formativa e didattica”. Successivamente si sono succeduti gli interventi, tra cui quelli di Silvano Focardi; Angelo Riccaboni e Antonio Vicino, candidati a Rettore dell’Ateneo senese, in vista delle elezioni del prossimo luglio.
Silvano Focardi: “Dalle relazioni di stasera emerge che qualcosa è stato fatto, non si può solo sparare sulla croce rossa. E’ stato messo in atto un risanamento difficile, modificabile, ma che sta già dando i primi frutti. Grazie alla Regione la situazione non è tragica, ma non possiamo aspettarci che gli aiuti vengano in eterno dall’esterno, dunque dobbiamo razionalizzarci, anche su scala regionale”. A proposito dei rapporti con le istituzioni, Focardi ha detto: “Cercheremo di avvicinarci di più, ma se qualcuno riesce a fare più di quello che ho fatto io con la Regione, mi metto subito su una seggiola” Sugli studenti Focardi ha sottolineato: “Non abbiamo scaricato la crisi dell’Università sugli studenti, non abbiamo aumentato le tasse e gli studenti non hanno abbandonato l’Università di Siena, su questo dobbiamo lavorare”.
Antonio Vicino: “Si è parlato poco di rilancio. Sull’Università di Siena ci stiamo giocando la natura pubblica dell’Istruzione. Dobbiamo essere motori dello sviluppo socio – economico e dobbiamo aumentare gli introiti, questo è il problema. La prima cosa da fare è lanciare progetti strategici; dobbiamo aumentare la domanda di ricerca diffondendo una cultura di ricerca nelle piccole aziende e nelle pubbliche amministrazioni. I ‘cervelli’ sono ancora qua e abbiamo ancora grandi potenzialità”.
Angelo Riccaboni: “Occorre mettere nel piano di risanamento qualcosa di più per i giovani e per i ricercatori. Ridefinire, per esempio, lo stato giuridico dei ricercatori, tema sul quale si sta focalizzando anche il Pd. La crisi la stanno pagando, però, anche i docenti. Cambiamenti di natura organizzativa, dunque, sono estremamente importanti. Alcune proposte: meno competenze di tipo amministrativo, poi maggiore attenzione sui temi della valutazione; regole più certe e stabili e maggiore collegialità nella loro definizione; riconoscimento delle nuove identità professionali. Sul rapporto con le istituzioni Riccaboni ha dichiarato “Un rapporto che deve divenire strategico, aprirci verso l’esterno è uno dei punti del mio programma insieme alla progettualità, alla strategicità all’unicità dell’interfaccia. La chiave, poi, è il fare sistema e la concertazione a livello regionale”.
Alessandro Mugnaioli, consigliere comunale del Pd: "La crisi deve essere un’occasione di rinnovamento, tutti i ragionamenti che dobbiamo fare in termini di futuro non possono passare da quelle che sono state le cause che hanno portato a questa situazione, preoccupante. E’ fondamentale la qualità dei servizi che offriamo, occorre costruire un pacchetto per studenti che vengono a studiare a Siena. Abbiamo ottimi servizi, ma dobbiamo migliorare, per esempio dare più opportunità di spazio e tempi dove studiare. Serve poi più programmazione, più strumenti per valutare l’efficienza della didattica e dell’offerta".