Pietra Serena ripropone l'idea lanciata in campagna elettorale
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SIENA. Per ulteriori riflessioni sul comunicato elaborato dai gruppi Movimento Siena 5 Stelle, Sinistra per Siena e Cittadini di Siena in merito all’assurda “resurrezione” delle abolite circoscrizioni sotto forma di consulte, che come detto riteniamo di utilità marginale, se non nulla, o forse l’ennesimo teatrino della politica con le sue manie di cooptazioni, nomine e ruoli pubblici a pioggia, sottolineiamo alcuni aspetti.
Non avremo alcun dubbio a sostenere tali organismi se fossero funzionali a garantire un maggior coinvolgimento dei cittadini, ma purtroppo l’esperienza delle circoscrizioni, pur codificate da leggi e regolamenti, ci ha mostrato ben altre realtà, almeno nel nostro territorio, viziato da evidenti condizionamenti o cattive influenze.
Ritenendo comunque che sia necessario intervenire in questo ambito, per riavvicinare i cittadini alla politica, informarli correttamente e farli tornare protagonisti delle scelte determinanti per il loro futuro e il loro territorio, già in campagna elettorale avevamo inserito il seguente passaggio nel programma elettorale della Lista Civica Cittadini di Siena: Sarebbe auspicabile e importante che le Contrade si riappropriassero del loro peculiare e fondamentale ruolo per quanto riguarda il sociale, la solidarietà e il mutuo soccorso, viste le nuove e sempre maggiori difficoltà dei cittadini, soprattutto dei giovani e degli anziani. In questa ottica potrebbe essere esaminata anche la modifica dell’Assessorato al Palio in Assessorato al Territorio, che garantisca un attento ascolto delle esigenze dei Rioni, e dei quartieri e quindi un rapporto più diretto ed efficace tra cittadino e Comune. Per quanto riguarda poi, più specificatamente, il territorio all’interno delle mura, dopo l’abolizione delle circoscrizioni, le Contrade potrebbero diventare, singolarmente o in associazione tra loro, qualificate protagoniste su alcuni aspetti legati alla socialità, alla vivibilità e sicurezza, alla gestione di spazi pubblici e aree verdi all’interno della cinta muraria, o altri aspetti di questo tipo, riprendendo quel ruolo di “naturale controllo” del proprio territorio che aveva garantito in passato una maggiore tranquillità sociale e una maggiore attenzione al decoro della Città. Oltretutto questa nuova funzione delle Contrade potrebbe legittimarle come importanti interlocutori anche da parte dei cittadini non contradaioli, a volte non pienamente contenti o correttamente informati sulle tante attività e sui tradizionali e secolari riti che le Contrade mettono in atto sul territorio cittadino.
Quanto sopra potrebbe essere una soluzione del tutto appropriata per quanto riguarda il Centro Storico, valorizzando adeguatamente le nostre storiche Contrade, già molto attive in vari settori, mentre per le periferie ricordiamo l’esistenza di una miriade di varie forme di associazioni, anch’esse già molto attente ai problemi dei cittadini e dei loro territori di riferimento.
Alla luce di quanto sopra, che bisogno c’è di ulteriori inutili “carrozzoni della vecchia politica”?