PECHINO. A quattro chilometri dalla fine era sesta e pareva ormai lontana ogni speranza di podio. Alla fine, nel "Nido" di Pechino, dopo 20 chilometri di fatica sotto la pioggia battente, Elisa Rigaudo è terza, medaglia di bronzo. Sandro Damilano, mito della marcia, oggi suo allenatore, è emozionato e commosso più della 28enne cuneese, più di quando era lui a tagliare il traguardo. «Sandro mi diceva di usare la testa, di continuare con il mio ritmo perchè davanti avrebbero mollato. E così è stato». Ed è arrivata la prima medaglia italiana nell'atletica in questa Olimpiade. "Sono felice: per me è una medaglia che vale oro".