Lo affermano i comitati Domani Italia con Bersani
SIENA. “Il regolamento delle primarie del centrosinistra per il sindaco di Siena è un pasticcio che viola palesemente lo Statuto Pd nell’articolo che disciplina la casistica dei soggetti non ammissibili come elettorato attivo e passivo alla consultazione. Il presente ricorso alla Commissione di Garanzia richiede la dichiarazione di patente illegittimità dell’articolo in questione e il conseguente annullamento”. E’ quanto dichiarano i comitati “Domani Italia con Bersani al centro” di Siena annunciando la presentazione di un ricorso urgente ai Garanti del Partito Democratico.
“Si pensi intanto ” viene scritto nel ricorso ” ad alcuni elementi paradossali inseriti nell’articolo che vieta la partecipazione a “soggetti che nelle competizioni elettorali degli ultimi sei anni abbiano sottoscritto o siano stati candidati di liste o soggetti politici diverse dalle forze politiche predette o le abbiano rappresentate presso i seggi elettorali”. Il Pd è nato nel 2007: la norma così come scritta impedirebbe pertanto a tutti coloro che si sono candidati nel 2006 alle elezioni politiche o ad altre elezioni nelle liste dell’Ulivo, di DS o Margherita di candidarsi e di votare”.
Tra i diversi punti dello Statuto Pd richiamati nel ricorso, si fa riferimento all’articolo 18: “L”articolo 18 dello Statuto del Pd ” viene scritto nel ricorso ai Garanti “, recante in oggetto “Elezioni primarie per le cariche monocratiche istituzionali”, dispone col comma 3 che “nel caso di primarie di coalizione, gli iscritti al partito democratico possano avanzare la loro candidatura”, ponendo come limite soltanto la condizione oggetti del congruo numero di firme di sottoscrizione della candidatura da parte di componenti dell’assemblea territoriale competente e/o di iscritti. La permanenza della condizione di iscritto rileva pertanto il diritto del soggetto alla formalizzazione della propria candidatura. Nel regolamento delle primarie, invece, viene impedito il voto ai “soggetti che abbiano sostenuto in modo “documentabile, oggettivo ed inequivocabile” a titolo personale o in forma collettiva o associata, l’iniziativa e l’azione politica degli otto consiglieri di maggioranza che hanno prodotto la crisi al Comune di Siena”. “Analoga situazione ” prosegue il ricorso ” si deve riconoscere al soggetto esercente l’elettorato attivo, tenuto conto che l’articolo 2 (Soggetti fondamentali della vita democratica del Partito) dello Statuto, al comma 5, dispone che “gli iscritti e le iscritte al Partito Democratico hanno inoltre il diritto di essere consultati sulla scelta delle candidature del Partito Democratico a qualsiasi carica istituzionale elettiva”.