GERMANIA. Il petrolio cala più dell'immaginabile dopo la corsa dei primi sei mesi dell'anno e l'inflazione comincia a dare segni di assestamento con tendenza al calo in Europa. Nel mese di agosto dalla Germania, la prima economia dell'Europa, arrivano segnali concreti. Questo è quanto emerge dalle anticipazioni offerte dagli uffici statistici decentrati dei laender. In Sassonia i prezzi sono scesi dello 0,4% su base mensile (-0,3% il consensus), mentre su base annuale il rialzo dei prezzi è del 3,3% rispetto al 3,6% di luglio. E dopo i dati della Sassonia anche quelli dei laender dell'Assia, Baviera e Brandenburgo confermano la frenata della dinamica dei prezzi in agosto. In Assia -0,4% su mese e +3,4% su anno (+3,7% a luglio), in Baviera -0,3% su mese e +3,1% su anno (+3,3% a luglio), nel Brandenburgo -0,3% su mese e +3,1 su anno (+3,2% a luglio).
Per il tasso di inflazione complessivo della Germania gli economisti stimano ora un -0,3% mese su mese. Venerdì è atteso anche il dato preliminare italiano fornito dall'Istat. Potrebbe essere ribadito anche nel Belpaese che l'atteso punto di svolta dell'anno, con i massimi per l'inflazione, sarebbe già stato il mese di luglio (+0,5% e 4,1% su base annua dal 3,8%) anziché, come previsto, ottobre. Se il greggio non devesse impennarsi nuovamente e rimanesse poco sopra i 100 dollari proprio da ottobre l'inflazione dovrebbe scendere sotto il 4%. Stante questa situazione la corsa dei prezzi dovrebbe iniziare una fase di frenata che porterebbe l'incremento annuo sotto il 3% a metà 2009.