Silvano Becattelli di Poggibonsi in un consiglio regionale nuovo, giovane e con quatto donne
Il primo commento della presidente Maria Teresa Fagioli, cinquantaseienne della provincia di Pisa, è di continuità con quanto prodotto nella precedente legislatura. Ovvero valorizzazione e riconoscimento del ruolo del geologo. «Malgrado i sempre più frequenti, annunciati ed evitabili dissesti e i disastri, la nostra professione viene marginalizzata perché “non indispensabile”, ovvero disturbatrice degli speculatori. Ma di geologi c’è bisogno, siamo forse l’ultimo baluardo tra le naturali aggressività di un territorio trascurato e l’incolumità (e la prosperità economica) di chi lo abita». Da qui il ruolo fondamentale dell’Ordine. « E’ un impegno non facile far parte di un Consiglio di un Ordine in periodi come quelli odierni in cui alla crisi economica si accompagna una crescente sfiducia nelle capacità della politica di creare opportunità di lavoro nel nostro Paese», continua la presidente. «Far parte del Consiglio dell’Ordine dei Geologi è quindi anche una sfida per presentare, ed imporre quando e se necessario, ai nostri Amministratori il ruolo della nostra professione quale cardine insostituibile nello sviluppo sostenibile e nelle politiche di gestione e governo del territorio; significa combattere l’interessata disinformazione che ancor oggi fa percepire le nostre notule come l’ennesimo inutile e clientelare balzello, mostrando e dimostrando i vantaggi oggettivi che il nostro quotidiano operare porta alla pubblica incolumità ed al risparmio di denaro, pubblico o privato che sia».
Del nuovo Consiglio, che ha una conduzione giovane e nuova e con 4 donne presenti all’interno, tesoriere e segretario sono due nuovi giovani ingressi con Simone Sartini non ancora quarantenne. Ad abbassare le media dell’organo direttivo dell’Ordine anche Piccardi e Ceccarelli nella fascia dei quarantenni.
Proprio in questa ottica di rinnovamento dell’istituzione, la presidente Fagioli sottolinea che «dovremo continuare ad agevolare l’aggiornamento dei nostri iscritti e intensificare l’attività di collaborazione con le Università e le Istituzioni Scolastiche perché i geologi di domani siano sempre più numerosi e preparati alle sfide che la complessità del mercato e gli effetti collaterali della “rivoluzione mediterranea” in atto proporranno».
Per quanto riguarda la Fondazione, oltre alla riconferma alla guida di Mauro Chessa, vice presidente è stato nominato Marcello Brugioni, segretario Lando Umberto Pacini e tesoriere Fabio Martellini.