BRUXELLES. L'Unione europea condanna la Russia per il riconoscimento unilaterale dell'Ossezia del Sud e dell'Abkhazia e ritiene che le relazioni con Mosca, dopo quanto accaduto, siano giunte a un bivio: ora sta al Cremlino agire per non isolarsi in Europa e dimostrare chiaramente la sua volontà di procedere sulla strada della cooperazione. Il summit straordinario dei 27 paesi sulla crisi in Ossezia si è chiuso con una ferma condanna, senza però rinunciare al dialogo con la Russia. L'Ue lancia un appello alla Russia affinché "non si isoli dall'Europa" e "attui il piano" in sei punti elaborato da Sarkozy nelle recenti visite a Mosca e Tbilisi.
Per quanto riguarda le relazioni tra Unione Europea e Russia, il consiglio straordinario a Bruxelles deciderà, secondo quanto si legge nella bozza finale, dopo aver verificato le reali intenzioni di Mosca nel consiglio europeo a Nizza il 14 novembre: "Saremo vigili", avverte il documento conclusivo del vertice di oggi. Si valuta anche la possibilità di una missione per verificare l'attuazione da parte della Russia del piano di pace Sarkozy: "Una eventuale decisione in questo senso sarà presa nel consiglio del 15 settembre", si legge nella bozza. La Ue è comunque pronta a collaborare affinchè si arrivi alla soluzione della crisi e per questo pensa di inviare circa 200 uomini in qualità di osservatori.
Nella bozza di conclusioni del vertice si legge che "la crisi in Georgia pone le relazioni tra l'Ue e la Russia a un bivio" e si prospetta apertamente la possibilità di una "revisione" da parte dell'Unione dei rapporti tra Ue e Mosca.
"Il Consiglio europeo – si legge nel testo – considera che, vista l'interdipendenza tra l'Unione europea e la Russia, nonché i problemi globali ai quali sono confrontate, non vi è alternativa auspicabile a una relazione forte fondata sulla cooperazione, la fiducia e il dialogo, sul rispetto dello stato di diritto e dei principi riconosciuti dalla Carta delle Nazioni Unite e dall'Osce". Per questo, proseguono i leader dei Ventisette nella bozza, "ci appelliamo alla Russia a fare con noi la scelta fondamentale dell'interesse reciproco, dell'intesa e della cooperazione. Siamo convinti che è nel suo stesso interesse non isolarsi dall'Europa".
Perciò, recita ancora il testo, "ci attendiamo dalla Russia un comportamento responsabile, fedele all'insieme dei suoi impegni. L'Unione resterà vigile, il Consiglio europeo domanda al Consiglio, con la Commissione, di valutare attentamente e in profondità la situazione e le differenti dimensioni delle relazioni Ue-Russia. Questa valutazione dovrà essere condotta in particolare nella prospettiva del prossimo vertice previsto il 14 novembre a Nizza e potrà condurre, alla luce della situazione e in particolare dell'attuazione da parte della Russia di tutti i suoi impegni nel quadro del piano in sei punti, a decisioni sul proseguimento delle discussioni riguardanti l'avvenire delle relazioni tra l'Unione e la Russia nei diversi settori".
L'Unione europea condanna inoltre duramente il riconoscimento dell'indipendenza di Abkhazia e Ossezia del Sud da parte di Mosca. "Il Consiglio europeo – è scritto nel testo – condanna fermamente la decisione unilaterale della Russia di riconoscere l'indipendenza dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud. Questa decisione è inaccettabile e il Consiglio europeo si appella agli altri stati a non riconoscere queste indipendenze proclamate e chiede alla Commissione europea di esaminare le conseguenze concrete da trarne".
Nella bozza, il Consiglio "ricorda che una soluzione pacifica e durevole dei conflitti in Georgia deve essere fondata sul pieno rispetto dei principi di indipendenza, di sovranità e di integrità territoriale riconosciuti dal diritto internazionale e dalle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite".
Quanto all'invio di una propria missione di osservazione in Georgia, l'Ue deciderà a metà di settembre e annuncia anche "la nomina di un rappresententante speciale per la crisi in Georgia".