ROMA. Prima il via libera al piano industriale presentato dalla Cai (Compagnia aerea italiana, la new company presieduta da Roberto Colaninno), poi la trattativa sugli esuberi. Secondo le nove sigle sindacali di Alitalia devon essere queste le tappe obbligate del confronto tra Governo, vertici aziendali e sindacati per il salvataggio della compagnia aerea. Anche se i tempi stringono, visto che le casse della compagnia sono sempre più vuote e da metà settembre volare potrebbe essere un problema. Un percorso definito al termine di una riunione intersindacale a cui hanno partecipato ierisera ( 2 settembre) i rappresentanti di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti, Ugl Trasporti, Anpac, Unione piloti, Anpav, Avia e Sdl Intercategoriale. Proprio i piloti, attraverso la sigla Anpac hanno fatto sapere che pongono come punti imprescindibili da modificare il numero degli aerei e le rotte intercontinentali.
"La convergenza sui temi di natura industriale – sostengono in una nota le nove sigle di Alitalia – dal dimensionamento della flotta alla qualità degli investimenti a un adeguato modello organizzativo, è prerequisito per avviare il confronto per la gestione delle eventuali eccedenze di personale, che dovrà comunque vedere una collocazione certa per il proprio futuro".
Sulla questione rovente dei prevedibili esuberi (tra 4.500 e 6.000, secondo alcune ipotesi smentite dal Governo e dall'advisor Intesa Sanpaolo. Anche oggi il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, invita a «non dare i numeri») è intervenuto il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti. Alitalia, ha detto, è «un'azienda tecnicamente fallita» ma «non capisco perché bisogna distruggere 20mila posti di lavoro quando si può salvarne la stragrande maggioranza. Noi dobbiamo provarci: è un dovere, non una scelta». Così , secondo il quale su Alitalia «sarà una trattativa difficile, soprattutto per noi, non perchè lo dice Colaninno, ma perchè la situazione è quella che è». Angeletti sottolinea che «quando finalmente conosceremo il piano nel suo dettaglio, il nostro obiettivo sarà quello di migliorarlo per garantire alla nuova Alitalia un futuro più profittevole e ridurre il numero degli esuberi e, quanti siano, devono essere tutti ricollocabili».
Il commissario Ue ai trasporti, Antonio Tajani, che oggi si è pronunciato sul piano Alitalia: "da una prima lettura" sembra andare "nella giusta direzione", ma deve esser ancora valutato nel complesso.
Intanto in una breve seduta del Senato ieri pomeriggio sono stati presentati i provvedimenti sull'operazione Alitalia (un disegno di legge e un decreto) varati dal Consiglio dei ministri del 28 agosto scorso. La prossima seduta di Palazzo Madama è stata fissata per mercoledì 17 settembre alle 17.