Il Presidente del Consiglio regionale chiede lo statuto speciale per il patrimonio artistico. E la Lega Nord concorda
SIENA. «Registriamo con grande piacere che in Toscana una personalità importante e stimata come il Presidente del Consiglio Regionale Alberto Monaci, nel corso della seduta solenne della Toscana, si sia accorto che nella nostra regione cè qualche ingranaggio che non funziona a dovere! Fintanto che la Lega Nord è stata in Consiglio Regionale non abbiamo perso occasione di far notare le enormi difficoltà per l’economia regionale evidenziata dai dati economici, le esigue prospettive di ripresa ed i problemi relativi al mondo giovanile e della formazione oltre che, ovviamente, l’aspetto fondamentale delle politiche sociali a sostegno della crescita della popolazione.
Tralasciando per il momento gli aspetti più storici della questione, condividiamo le preoccupazioni di Monaci per la Toscana, che definisce una terra che combina il dato congiunturale negativo sull’occupazione col permanere di un dato strutturale su un modello produttivo a rischio di marginalizzazione sui mercati.
La Lega Nord ha sempre auspicato un forte cambiamento strutturale nella gestione regionale dell’economia, che riteniamo ancora oggi imprescindibile affinchè le aziende toscane ritornino ad essere competitive sui mercati internazionali. Il dover attendere il 2017 come anno di uscita dalla crisi con un forte riposizionamento in basso dell’economia, come riporta nella sua puntuale analisi Monaci, significherebbe rubare una fetta del futuro dei più giovani e bloccare per anni ed anni qualsiasi sviluppo che, è bene ricordare, viene prima di tutto con lingegno e le idee delle persone. Questa presa di coscienza imporrebbe alla Regione il dover ripensare completamente le sue strategie economiche contenute nei documenti di programmazione regionali.
Monaci, individuando giustamente una criticità che noi andiamo a sbandierare da tempo, auspica l’entrata in vigore di uno statuto speciale per il patrimonio artistico della Toscana. Bene, se incominciassimo ad avere uno statuto speciale che permettesse di trattenere sul territorio il 75% delle tasse pagate dai cittadini, sarebbe già un grande passo avanti verso l’uscita dalla crisi! Infine la perdita delle nostre menti migliori. Uno degli eventi che possiamo ritenere tra i più catastrofici per un popolo. E proprio nella soluzione da ricercare per sostenere la crescita della popolazione del nord e della toscana che sta la divergenza tra la Lega Nord ed il Pd, partito del quale il Presidente Monaci fa parte. Mentre i nostri giovani scappano all’estero, il PD pensa di aggirare il problema puntando tutto sulla regolarizzazione e l’ingresso nel nostro Pese di cittadini stranieri provenienti da zone del mondo meno sviluppate della nostra. La Lega Nord invece, crede di dover puntare in modo concreto ad un epocale cambiamento delle politiche sociali, attraverso incentivi alla famiglia, alle giovani mamme in ambito lavorativo, alle giovani coppie che fanno figli e, non ultimi, ai migliori giovani che la nostra società riesce a sfornare, al lavoro qualificato. Una differenza non da poco, che il solo Renzi, vincitore o meno, non sarà facile riesca a colmare».
A sostenerlo è il Commissario della Lega Nord Toscana On. Giovanni Fava –