La Russia manterrà un contingente di 7.600 uomini in Abkhazia e in Ossezia del Sud, anche dopo il ritiro dal resto del territorio georgiano. Lo ha annunciato al Cremlino il ministro della Difesa, Anatoly Serdyukov, che ha anche anticipato la creazione di nuove basi militari nelle due repubbliche secessioniste: "I soldati staranno dove c'era il nostro contingente di pace, ma in futuro dovremo definire posti concreti in cui sistemarle", ha spiegato.
Saranno 3800 i soldati russi a far base a Dzhava e a Tskhinvali, in Ossezia, e altrettanti saranno schierati in Abkhazia. Prima della guerra scoppiata a inizio agosto Mosca aveva mille uomini in Ossezia del sud e 2.500 in Abkhazia. L'accelerazione arriva all'indomani del colloquio a Mosca in cui il presidente russo Dmitry Medvedev si era impegnato con il collega francese Nicolas Sarkozy a completare il ritiro dalla Georgia (escluse Ossezia del sud e Abkhazia) entro un mese. "Mi auguro – ha detto Medvedev dopo essere stato informato da Serdyukov – che almeno questo fermera' il regime militare georgiano dal compiere le loro sciocchezze". Un altro passo significativo e' stato compiuto dalla Russia con l'allacciamento delle relazioni diplomatiche come Abkhazia e Ossezia del sud. Per il ministro degli Esteri georgiano, Giga Bokeria, si tratta di "un altro passo verso l'annessione di territori sovrani della Georgia attraverso la pulizia etnica". "Il mondo civilizzato non lo tollerera' mai", ha avvertito. Nei giorni scorsi la Georgia ha fatto sapere che stima che attualmente i soldati russi nelle due province secessioniste siano 6mila, 4mila in meno rispetto ai 10mila di fine agosto. Altri 1470 si trovano nel resto del territorio georgiano, con 235 blindati tra cui sei carri armati.
Saranno 3800 i soldati russi a far base a Dzhava e a Tskhinvali, in Ossezia, e altrettanti saranno schierati in Abkhazia. Prima della guerra scoppiata a inizio agosto Mosca aveva mille uomini in Ossezia del sud e 2.500 in Abkhazia. L'accelerazione arriva all'indomani del colloquio a Mosca in cui il presidente russo Dmitry Medvedev si era impegnato con il collega francese Nicolas Sarkozy a completare il ritiro dalla Georgia (escluse Ossezia del sud e Abkhazia) entro un mese. "Mi auguro – ha detto Medvedev dopo essere stato informato da Serdyukov – che almeno questo fermera' il regime militare georgiano dal compiere le loro sciocchezze". Un altro passo significativo e' stato compiuto dalla Russia con l'allacciamento delle relazioni diplomatiche come Abkhazia e Ossezia del sud. Per il ministro degli Esteri georgiano, Giga Bokeria, si tratta di "un altro passo verso l'annessione di territori sovrani della Georgia attraverso la pulizia etnica". "Il mondo civilizzato non lo tollerera' mai", ha avvertito. Nei giorni scorsi la Georgia ha fatto sapere che stima che attualmente i soldati russi nelle due province secessioniste siano 6mila, 4mila in meno rispetto ai 10mila di fine agosto. Altri 1470 si trovano nel resto del territorio georgiano, con 235 blindati tra cui sei carri armati.