Le notizie che arrivano parlano di una spoliazione della Basket spa e della Polisportiva
di Red
Oggi la Gazzetta dello Sport esce con un articolo illuminante che conferma in toto, aggiungendo qualche nuovo particolare e aprendo uno scenario sul futuro prossimo della Mens Sana Basket, quanto da noi riferito nei giorni scorsi sul probabile default della società che ha vinto gli ultimi sette scudetti del campionato italiano. Domenica scorsa dai microfoni di Antenna Radio Esse Ferdinando Minucci, consigliere di amministrazione, ex-presidente e attuale general manager della società, aveva tuonato contro i nemici in Siena e contro la Gazzetta, rea di fare il tifo per l’Olimpia Milano, e chiamava a raccolta i sostenitori a difesa della Mens Sana. A difesa di cosa? Invece riceviamo conferma che i nemici della Mens Sana sarebbero gli stessi amministratori biancoverdi che negli anni non si sarebbero impegnati a riscuotere non meno di 2.800.000,00 euro di crediti verso clienti divenuti ormai inesigibili, 3.877.000,00 euro di crediti verso altri (chi? Nella nota integrativa si scrive di “anticipi a fornitori”: quando mai si paga un servizio prima di riceverlo?), come risulta dal bilancio 2011-12, in un quadro che – come dichiarato da Minucci durante il Media Day – per lo meno vede azzerati i debiti bancari e onorati gli stipendi di giocatori e collaboratori. Ma con un altro macigno, grande come un palazzo di venti piani, di un debito ormai non onorabile di 550.000,00 euro nei confronti del controllante, la Polisportiva Mens Sana 1871.
E’ possibile che una spa abbia debiti verso una onlus? Come hanno potuto permettere il presidente Piero Ricci e la giunta della Polisportiva che si accumulasse un debito della ricca e sponsorizzata squadra di basket verso la controllante che ha un bilancio di due milioni di euro scarsi e vive del volontariato dei suoi soci? E attenzione, non è storia nuova. Nel bilancio 2011-12, infatti si dà notizia di un aumento di capitale al 30/6/2010 di 592.000,00 euro coperto interamente dalla Polisportiva, che avrebbe così capitalizzato un altro debito della stessa Basket Spa accumulato negli anni della presidenza Minucci. Ci può essere stata una opera di spoliazione sui due fronti – quello dei ricavi targati Montepaschi e quello della controllante Polisportiva – costante e pervicace? Oltre a questo il bilancio è stato appesantito negli anni con finanziamenti a leasing che al 30 giugno 2009 valevano 503.000,00 euro: ma se il palazzetto è proprietà della Polisportiva, e le automobili vengono generosamente messe a disposizione dalle concessionarie auto della città, che cosa è stato comprato in leasing? Invece di prendersela con chi scrive di tutto questo, sarebbe bene che certi “tifosi” si facciano le domande giuste: le fondamenta della casa Mens Sana sono così compromesse che arrivare a fine stagione, come preconizza la Gazzetta dello Sport, potrebbe essere veramente difficile.
Tante domande e ancora zero risposte, eppure la Mens Sana ha perfino un amministratore delegato che queste cose deve saperle per filo e per segno. Approfittando della cappa di silenzio (la chiamano privacy e riservatezza, come al Monte) sono stati spostati i termini di redazione del bilancio 2012-13, i termini dell’Assemblea dei Soci della Spa sono stati stirati al massimo da creare ancora più danno. Aver approvato il tutto prima della notizia della mega-contestazione della Guardia di Finanza avrebbe permesso di non tenerla in considerazione fino ad ottobre 2014, ma probabilmente qualcuno era troppo impegnato al “gioco delle tre carte” di un nostro articolo di qualche tempo fa per vedere il treno che stava per passare addosso a tutti. Invece i sindaci revisori devono costringere gli amministratori a un bilancio prudenziale con accantonamenti che aggrava perdite che non sono certe, in quanto saranno discusse e definite con l’Agenzia delle Entrate che sta istruendo la pratica in questi giorni.
Lo scenario della Gazzetta si condensa in queste possibilità: aumento di capitale, che la Polisportiva non è in grado di sottoscrivere (quante analogie con il sistema Fondazione-Monte!) e i cui eventuali sottoscrittori privati appaiono alquanto improbabili; messa in liquidazione della Mens Sana Basket, “azzerando tutto oppure tentare procedure concorsuali nelle forme contemplate dalla legge”. Tutti passaggi che secondo la Gazzetta “i tempi dei passaggi non paiono mettere in discussione questa stagione sportiva”. Ecco, con il rendimento della squadra sul parquet le notizie della stampa non c’entrano niente. Con buona pace di chi cerca il consenso facile con lo spauracchio dei nemici.