L'offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni per 6,3 miliardi di euro

SIENA. Questa mattina (lunedì 28 aprile) Mediobanca ha aperto il fuoco di sbarramento sull’ops di Montepaschi lanciando un’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni di Banca Generali per un valore di 6,3 miliardi di euro, interamente corrisposto in azioni Assicurazioni Generali.
La mossa di Mediobanca arriva come risposta all’offensiva lanciata nei giorni scorsi da Mps, che ha ottenuto il via libera dall’assemblea degli azionisti per un’offerta pubblica di scambio su Mediobanca, valutata 13,3 miliardi di euro. L’assemblea senese ha approvato l’aumento di capitale necessario all’operazione con l’86,4% dei voti favorevoli, puntando a creare un nuovo gigante della finanza italiana e a ridefinire gli equilibri del settore bancario nazionale.
Il piano Mediobanca prevede che per ogni azione di Banca Generali portata in adesione vengano offerte 1,70 azioni Assicurazioni Generali, con un premio implicito dell’11% rispetto ai prezzi precedenti all’annuncio, e mira a integrare le due realtà entro dodici mesi dal completamento dell’offerta, atteso per ottobre. L’operazione dovrebbe portare Mediobanca a gestire 210 miliardi di euro di masse, con ricavi stimati in 2 miliardi e un utile netto quadruplicato a 800 milioni di euro. Le sinergie attese sono pari a 300 milioni di euro, con benefici attesi sia sui costi che sui ricavi e sulla raccolta.
Il ceo Alberto Nagel ha sottolineato come la combinazione tra Mediobanca e Banca Generali prometta la creazione di un leader nel Wealth Management domestico ed europeo, capace di attrarre talenti, migliorare la redditività e rafforzare la generazione di capitale. L’operazione prevede anche la cessione della partecipazione di Mediobanca in Generali, sancendo un’evoluzione del rapporto tra le due società da finanziario a industriale.