Sindacati preoccupati per l'occupazione nelle varie unità
BARBERINO VAL D’ELSA. Era nell’aria da tempo, arrivavano però sempre puntuali le smentite che negavano qualunque tipo di trattativa in corso, ma negli ambienti vicini alle due aziende davano l’operazione come certa. L’annuncio ufficiale è arrivato venerdì scorso dopo la chiusura della Borsa di Parigi, Trigano acquisisce il 100% del gruppo SEA. La SEA, nota azienda produttrice di Autocaravan con i due stabilimenti di Poggibonsi e San Giustino (Perugia) e proprietaria dei marchi Elnagh, McLouis e Mobilvetta, versava da tempo in preoccupanti difficoltà finanziarie e questa acquisizione potrebbe rappresentare senza dubbio l’ancora di salvezza per la sua sopravvivenza. Per il gruppo Trigano, di proprietà del francese François Feuillet, questa operazione rappresenta l’opportunità di acquisire importanti quote di mercato in Italia e in Europa, e di ampliare la gamma di prodotti offerti agli amanti del pleinair.
Tutto positivo quindi?
“Non possiamo certo nascondere qualche lecita preoccupazione per il futuro occupazionale di tutti i dipendenti delle aziende coinvolte – spiega Massimo Onori della Fiom Cgil di Siena – con un’attenzione particolare per i circa 500 lavoratori attualmente occupati nei due siti produttivi della nostra provincia, già interessati da importanti ristrutturazioni ancora in corso – mobilità in Trigano e chiusura del sito di Trivolzio (Pavia) per la Sea – e dall’utilizzo del contratto di solidarietà in entrambi gli stabilimenti”.
“La storia ci insegna – continua Onori – che operazioni del genere raramente sono indolori e la crisi che stiamo attraversando da oltre 4 anni ha mostrato la faccia più crudele del mondo imprenditoriale che come uno squalo è pronto ad attaccare le prede in difficoltà per incrementare i profitti anche calpestando diritti, dignità e salari dei lavoratori”.In attesa di conoscere il nuovo piano industriale alla luce di questa acquisizione – conclude il sindacalista – ci auguriamo ovviamente che Trigano-Sea sia l’inizio di una storia diversa”.