Volterra: consiglio comunale aperto
VOLTERRA. La città ha voglia di cambiare, si potrebbe indire, addirittura, un referendum. Lo è stato detto in una sala del consiglio gremita come in poche occasioni, sul tema del riordino delle province proposto dal sindaco Marco Buselli. Tema scottante che interessa molto sul colle etrusco, e che ha visto numerosi interventi da parte dei cittadini. Ma anche di consiglieri extra Volterrani, come il consigliere provinciale Udc Maurizio Lucchesi, Massimo Tesi consigliere di Montopoli Valdarno che ha detto, tra l’altro, “vi ringrazio perchè stasera mi avete fatto fare un bagno di democrazia” e Stefano Giannotti di Santa Croce sull’Arno. Presente anche il sindaco di Castelnuovo Alberto Ferrini, che ha parlato ricordando la vicinanza a Volterra e sottolineando quanto “la pseudo riforma istituzionale in corso, avviata da Tremonti e proseguita con Monti, sia fatta in maniera approssimativa, con l’unico criterio del risparmio da parte di chi di amministrazione sa poco o nulla, tagliando spesso poltrone già gratis per poi mantenere lo status quo di insopportabili privilegi”. Applauditissimo dalla folla il presidente di Sos Volterra Alberto Chiodi, che ha ribadito “Dopo troppi smacchi, non so quale provincia sceglieremo, ma una cosa è certa: Pisa, no grazie.” Una dichiarazione che ha riscosso lunghi applausi.
Giannotti ha sottolineato quanto le riforme stiano “uccidendo i Comuni, unico luogo di sana politica”. Mentre Alessandro Lari giovane volterrano, ha evidenziato “il problema dell’esodo dei giovani, legato alla carenza infrastrutturale della città”. Poi Lari, leggendo ampi stralci del bilancio triennale delle opere pubbliche della Provincia di Pisa, ha evidenziato “la quasi assenza dell’Alta Val di Cecina negli investimenti”. L’assessore Santoni a Volterra ha esordito dicendo che i 40 milioni proposti da Matteoli sarebbero dovuti andare nelle strade del capoluogo o nella difesa del suolo; ma la provincia su 160 milioni destinati nel triennale alla difesa del suolo, per la Val di Cecina ne stanzia 1,5.
Il presidente della Pro Volterra Fiumi ha ricordato che “storicamente Volterra ha sempre preferito guardare a Siena o Livorno” mentre il consigliere Lucchesi ha evidenziato “che ora quanto mai la provincia di Pisa ha eretto un muro davanti a Volterra”. Il direttore del Consorzio Turistico Paolo Paterni invece, voce un po’ fuori dal coro ha detto che “la colpa più che di chi viene da fuori è dei volterrani, che si piangono addosso”. Un altro giovane, Duccio Mascherpa, ha detto “che Siena ha forse maggiore esperienza nel gestire Comuni con problematiche simili alle nostre”. Mentre il Consigliere Cucini ha ribadito “che il calo demografico è colpa della privatizzazione delle nostre aziende di stato”. Alla fine il sindaco Buselli, rispondendo ai giovani, ha detto di volere indire una consultazione popolare, al fine di capire “quale sarà la direzione da prendere”. Insomma, Siena, per Volterra, è sempre più vicina.