E' realizzato in collaborazione con l'Università di Siena
![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/originali/cut1386785486556.jpg)
SIENA. Si è tenuta stamani, presso la Scuola secondaria di primo grado “P.A. Mattioli”, la conferenza stampa di presentazione della seconda fase del progetto allestito dal Corecom Toscana, in collaborazione con l’Università di Siena, e finalizzato a sensibilizzare, divulgando ma anche educando, minori ed adulti riguardo le possibili criticità connesse all’utilizzo della rete internet. Il progetto è in particolare indirizzato ai minori che frequentano le scuole secondarie di primo grado e che vanno piano piano approcciandosi ai multiformi e poliedrici utilizzi ai quali si può prestare l’universo della rete; dai pericoli connessi alla navigazione online compiuta per informarsi fino alla possibilità di essere adescati passando per il rischio di commettere reati penali senza nemmeno esserne consapevoli, l’iniziativa abbraccia una serie ampissima di contesti, e per compiere la propria attività divulgativa (ma al contempo informativa ed educativa) si avvale dell’utilizzo di un Vademecum realizzato dai docenti del Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali dell’Università di Siena, Donatella Cherubini e Michela Manetti, e curato, per quel che riguarda la prefazione, dal Sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione di Roma Alfredo Montagna.
L’idea alla base del progetto è quella di divulgare dunque il Vademecum (intitolato internet@minori@adulti ed incentrato su ognuno dei profili inglobati dalla navigazione in rete, dalla possibilità di commettere reati fino al rischio di essere adescati a causa di un uso scorretto e “leggero” del mezzo), accompagnandone però la diffusione con tutta una serie di incontri nei quali spiegarne il contenuto ed evidenziarne la finalità. Gli incontri si svolgono presso determinati tipi di scuole (con i minori reali destinatari del messaggio a base dell’iniziativa) individuate in quanto all’avanguardia dal punto di vista dell’utilizzo della rete come supporto didattico all’insegnamento; la prima parte del progetto ha preso avvio a maggio a Grosseto, e quella di Siena è solo la seconda tappa di un percorso che porterà i docenti, i rappresentanti del Corecom, gli agenti scelti della polizia postale (coinvolti nel percorso per fornire il proprio contributo in termini di esperienza concreta) e gli esperti informatici individuati per tenere le lezioni – su tutti Fabio Ghioni – a compiere la propria attività divulgativa ed informativa del Vademecum nel resto della Toscana, a cominciare da Livorno e Pisa.
Oltre al dottor Ghioni, che ha tenuto un’interessante conferenza in presenza dei tanti studenti del complesso scolastico, al Dott. Vannini, Presidente del Corecom Toscana e massimo promotore dell’iniziativa, e alla Professoressa Manetti, coautrice del Vademecum insieme alla Professoressa Cherubini, era presente alla conferenza anche il Vicepresidente della Provincia di Siena Alessandro Pinciani.
A presenziare la conferenza stampa il Dott. Sandro Vannini, apparso entusiasta per la buona riuscita dell’incontro con gli studenti ma anche per il dispiegarsi dell’intera fase bis del progetto: “L’incontro con i ragazzi è stato molto positivo – ha commentato – li ho visti molto interessati e stimolati, del resto internet è il loro mondo. Il nostro non è assolutamente un intento demonizzante, la rete offre infatti numerose opportunità, ma per poterle sfruttare è necessario conoscere questo strumento ed essere consapevoli dei possibili rischi che si corrono nell’utilizzarlo.
La nostra idea non è quella di distribuire il Vademecum aridamente – ha concluso – bensì quella di contestualizzarlo e commentarlo in presenza dei ragazzi ma anche dei genitori, che hanno il ruolo di primi educatori”.
Dopo le dichiarazioni rilasciate dal dottor Vannini ha preso la parola l’esperto informatico Fabio Ghioni, presentatosi all’incontro in compagnia di un gioiello della tecnologia, un cagnolino robotico in grado di riconoscerlo e rispondere agli stimoli esterni, prova evidente di un utilizzo intelligente, consapevole e brillante delle potenzialità insite nella tecnologia moderna: “Internet ha tantissime risorse ma bisogna saperle sfruttare, il rischio altrimenti è la completa alienazione, la perdita del proprio corpo e della propria mente. Amo sempre dire che il miglior antivirus esistente è il cervello, usandolo è possibile compiere un utilizzo di internet che non porti alla spersonalizzazione dei rapporti umani”.
Oltre ai saluti e ai ringraziamenti espressi dal vicepreside della scuola, Paolo Bianchi, per essere stati scelti come sede dell’evento, in chiusura la conferenza ha registrato gli interventi della professoressa Manetti – “Il problema più grave è che esistono tutta una serie di profili penali connessi ad un cattivo utilizzo della rete, e oltre ad adescamenti e sfruttamento sessuale dei minori, il rischio è che siano i minori stessi a commettere reati, come accaduto qualche tempo fa quando alcuni ragazzi postarono su YouTube un video nel quale prendevano in giro un compagno di scuola affetto dalla sindrome di Down” – e del vicepresidente Pinciani (“Bisogna guardare al futuro senza avere paura delle novità, ed imparare ad utilizzare la tecnologia che oggi abbiamo a disposizione è uno dei possibili viatici per far ciò. Per questo non posso che rivolgere un sincero applauso al Corecom e alla sua iniziativa”).
Come accennato il progetto non si ferma qui, e intorno a febbraio dovrebbe fare tappa a Livorno per proseguire poi con altri importanti centri disseminati lungo il territorio toscano.